Innovazione: tra droni e Ai, l’agrifood guarda al futuro

(Adnkronos) – Uno sguardo verso il futuro, verso un più sostenibile e resiliente. Anche grazie a un agrifood capace di cogliere le opportunità derivanti dall’intelligenza artificiale e dalle nuove tecnologie. E’ il messaggio che arriva dall’evento ‘Scienza e tecnologia per un futuro sostenibile e resiliente’ per la celebrazione del centenario Cnr in Calabria.  

Un appuntamento che, oltre a celebrare il passato del Cnr, ha guardato a quanto è possibile fare oggi e nel prossimo futuro, come ha spiegato ad Adnkronos/Labitalia Alberto Figoli, presidente AdR Cnr di Cosenza. “L’iniziativa è stata organizzata dall’area ricerche del Cnr di Cosenza che praticamente è costituito da 8 istituti, ed è stato poi allargato anche ad altri istituti Cnr della provincia di Catanzaro e Reggio Calabria, per presentare le attività di ricerca svolte dai nostri istituti a un pubblico un po’ ampio. L’evento principale è stato allargato a studenti scolaresche e studenti universitari per far conoscere l’attività del Cnr in generale, ma anche sul territorio. E proprio basandoci sui legami con il territorio abbiamo organizzato 4 tavole rotonde: una sull’agrifood, una sull’idrogeno, una sull’intelligenza artificiale e un’altra sul trasferimento tecnologico. Abbiamo all’interno del Cnr calabrese degli istituti che si occupano di queste tematiche e ci siamo confrontati con il mondo accademico, il mondo dell’impresa e delle associazioni”, ha spiegato.  

In particolare per l’agrifood “settore strategico per il territorio calabrese tutte le associazioni agricole hanno partecipato a questo grande evento contribuendo e mostrando le attività che stanno facendo legate al presente ma anche al futuro: le tecnologie dell’intelligenza artificiale, le tecnologie della membrana per la purificazione e il trattamento delle acque reflue, una visione verso il futuro, insomma”, ha concluso.  

Sonia Vivona, responsabile della sede di Rende di Cnr-Isafom coordinatrice della tavola rotonda sull’agrifood, ha sottolineato che “abbiamo scelto di affrontare il tema dell’agrifood perchè è di interesse di più istituti, c’è un aggregazione di interesse di ricerca notevole e c’è una forte tessitura con il territorio. L’appuntamento è stato centrato sulle nuove tecnologie per la sostenibilità e il benessere nel settore. Alla tavola rotonda hanno partecipato il mondo della ricerca e il mondo imprenditoriale che fa ricerca, insieme. Imprenditori attivi nel mondo della ricerca e dell’innovazione, come Mario Grillo che in quanto rappresentate di Cia-Agricoltori italiani e anche con la sua attività imprenditoriale ha progetti congiunti con noi. E’ emerso ad esempio il prototipo di piattaforma che si chiama Total Agri management (Tam), un progetto che stiamo portando avanti con Isapom, con università della Calabria e Ara Calabria che può essere utile per affrontare le sfide del nuovo millennio, quelle degli obiettivi dello sviluppo sostenibile declinati dalle Nazioni Unite”, ha sottolineato.  

L’obiettivo è, secondo Vivona, “affrontare al meglio quelle che sono le sfide per la sostenibilità e il benessere degli animali, dell’ambiente e delle persone, quindi globale. E quindi lasciare alle nuove generazioni un ambiente vivibile e produzioni e consumi più efficaci ed efficienti”, ha sottolineato.  

“Ed è emerso da parte di tutti i ricercatori e gli imprenditori anche dell’hi-tech -ha continuato- che l’intelligenza artificiale e quindi l’agricoltura 4.0 sia la risposta alle sfide per il nuovo millennio, dal cambiamento climatico alla povertà. E quindi affrontare i problemi dello sviluppo odierno e di come in particolare la Calabria sia ancora più interessata a questo processo per potersi piazzare in modo competitivo anche in ambiti dove ci sono presenze forti. Ad esempio il Consorzio patata della Sila Igp che era con noi al tavolo ne è un esempio. In un ambito in cui ci sono altri produttori forti la patata della Sila si è distinta perchè il Consorzio ha introdotto pratiche agricole innovative che tengono conto delle sfide delle nuove tecnologie, dal controllo del suolo fino ad altri aspetti”.  

E il Cnr è sempre presente nel sostenere lo sviluppo dell’innovazione. “Il nostro compito è fare ricerca, collaboriamo con aziende del territorio regionale più attive -ha continuato- che poi introducono pratiche innovative e che quindi diventano ‘pilota’ di quell’innovazione che deve essere anche diffusa agli altri. Anche l’Arsac si occupa di introdurre pratiche innovative sul territorio”.  

Mario Grillo, presidente di Turismo Verde Cia-agricoltori italiani e di Rete Fattorie aperte in Sila, ha raccontato le potenzialità di Total Agri Management. “E’ un progetto -ha spiegato che viene da lontano, quello di gestire il mondo agricolo nel modo più efficiente possibile. Questa piattaforma deriva dalla necessità di avvicinare i giovani, di essere efficienti, di abbattere i costi. Il nostro software ingloba tutte le il pastore 4.0, l’agricoltore 4.0, la gestione dei droni, tutto è compreso nella piattaforma. Noi con Tam abbiamo la pretesa di gestire tutto il mondo agricolo quindi anche le risorse umane. Si può gestire l’Hccp, ma anche il Dvr che è centrale per la sicurezza delle persone che lavorano in agricoltura. Così come anche la ricerca del personale fatta tutta in modo telematica, combattendo il caporalato”, ha sottolineato.  

“Il futuro viene fatto oggi attraverso la ricerca, grazie a tutte queste intelligenze andremo verso il futuro e l’agricoltura sarà il motore dello sviluppo”, ha concluso Grillo.  

 

 

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