Lavoro, Manageritalia: “Per 78% manager assenza parità genere è problema reale società”

(Adnkronos) – Per il 78% dei manager italiani (93% donne – 68% uomini) la mancanza di parità di genere è un problema reale nella società italiana e spesso anche nell’aziende in cui si lavora. Questo e altri dati, emersi da una ricerca condotta da Ipsos, sono presentati ieri a Milano dal Gruppo Donne Manager di Manageritalia Lombardia durante l’evento ‘Genitorialità condivisa per supportare la crescita del nostro paese’. A introdurre i risulta ricerca e il successivo dibattito è stato Paolo Scarpa, presidente di Manageritalia Lombardia: “Da anni il Gruppo Donne Manager e tutta l’Associazione lavorano e si battono per la parità di genere sul lavoro e nella società attraverso attività culturali, imprenditoriali e politiche”. 

L’indagine Ipsos che ha indagato la percezione delle parità di genere, gli ostacoli alla genitorialità condivisa e le misure utili ad attuarla concretamente, ha coinvolto 547 manager italiani di tutte le età (58% uomini e 41% donne), prevalentemente residenti del Nord-Ovest del Paese (58%). 

Guardando alla percezione della parità di genere, il 78% degli intervistati ha dichiarato di viverla come un problema reale, da risolvere con misure urgenti per il 26% degli intervistati. Opinioni che, seppur con pesi diversi, si confermano anche negli spaccati uomo/donna: il gender gap è un problema per il 68% degli uomini e per il 93% delle donne e richiede un’attenzione urgente per il 18% degli uomini e per il 38% delle donne. 

“Quest’indagine -ha affermato David Bedaria, head of innovation Ipsos, presentando i dati – è stata fatta per mappare il vissuto dei manager. Abbiamo dati ancora troppo alti relativi alle donne che non rientrano in azienda dopo la maternità; se ci pensiamo è una piccola fuga di cervelli: tutto il Paese paga lo scotto della genitorialità non condivisa”.  

Annamaria Gandolfi, Consigliera di parità Regione Lombardia, ha sottolineato come: “i dati confermano una diffusione e interiorizzazione di stereotipi purtroppo consolidati. Il cambiamento è ancora lontano, ma avverrà. Con misure come le quote rosa in azienda e nei Cda, o la paternità obbligatoria stiamo dando uno sprint, cerchiamo di accorciare i tempi. Il lavoro per raggiungere la piena parità deve essere di tutti: donne, uomini, aziende, associazioni di categoria e istituzioni”. 

All’incontro è intervenuta anche Linda Laura Sabbadini, statistica e studiosa delle trasformazioni sociali. Collegandosi da remoto, ha commentato il legame tra occupazione femminile e natalità: “L’Italia è un Paese a basso tasso di occupazione femminile, un alto tasso di lavoro di cura che grava sulle donne, pochi servizi per la prima infanzia e una tradizione politica di leggi per far fronte a questi problemi varate ma mai attuate. La carenza di politiche dedicate fa sì che avere figli sia penalizzante per le donne che lavorano: si trovano a lasciare il lavoro, passano al part-time, subiscono una stagnazione della carriera… e questo incide inevitabilmente sulla natalità. Ricerche e studi mostrano un grosso scarto tra il numero di figli desiderati dalle donne (2) e quelli avuti (1,24). La denatalità, quindi, non è dovuta alla mancanza di desiderio, ma all’assenza di politiche/incentivi. La natalità va di pari passo con l’occupazione femminile”, ha sottolineato.  

Daniele Marzano – scrittore e fondatore, con Mickol Lopez, di Guida senza patente – e Sonia Malaspina – direttrice relazioni istituzionali, comunicazione e sostenibilità Danone Italia e Grecia – hanno commentato le utili politiche portate avanti dalle aziende: “Serve una grande lavoro culturale -ha affermato Marzano- servono misure strutturali e invece si punta ancora sui bonus una tantum. Le imprese fanno ciò che possono per supplire alle mancanze della politica”. Sonia Malaspina ha aggiunto: “Le scelte di parità imprenditoriali costano, è inutile negarlo, ma vengono ripagate: i kpi lo dimostrano. Non si tratta di buonismo, ma di competitività aziendale. E sono decisioni ormai fondamentali anche per attrarre e trattenere i talenti”, ha spiegato ancora.  

Ha chiuso l’incontro Luisa Quarta, responsabile Gruppo Donne Manager Manageritalia Lombardia, illustrando come il progetto ‘Un Fiocco in Azienda’: “è un’iniziativa pioniera del Gruppo Donne Manager, nata a fine 2010, per favorire il rientro in azienda delle dipendenti dopo la maternità. Inizialmente era rivolta solo alle donne, oggi include anche gli uomini e lavora sulla genitorialità. Le aziende aderiscono al progetto a titolo gratuito e firmano un protocollo molto stretto, impegnandosi a sostenere concretamente i futuri genitori. L’obiettivo principale è rendere la nascita un momento lieto per tutta l’azienda, non solo per le mamme e i papà”, ha concluso.  

(Adnkronos)