(Adnkronos) – Cosa motiva davvero le persone sul lavoro? Per quali ragioni scelgono di cambiare? Su quali leve intervenire per la retention? Domande che, negli ultimi due anni, hanno ridisegnato profondamente un mercato del lavoro già in piena trasformazione. Secondo la ricerca 2022 dell’Osservatorio Hr Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano, il turnover è aumentato per il 73% delle aziende nell’ultimo anno. E, se da un lato aumentano gli investimenti in digitale per i processi di formazione, onboarding e attrazione di nuovi talenti, dall’altro solo il 17% dei lavoratori si sente incluso e valorizzato all’interno dell’organizzazione.
Ma quali sono, oggi, i driver motivazionali che guidano le persone nel loro percorso lavorativo? Qual è la loro àncora di carriera su cui far leva?Tack Tmi Italy, branch italiana della società di Gi Group Holding che si occupa di Learning & Development, ha sviluppato un tool di digital assessment che indaga la motivazione dei collaboratori e ne restituisce un’istantanea in grado di definirne i driver a supporto. Si tratta di una ‘fotografia’ che viene scattata attraverso un assessment interattivo basato su scenari di vita lavorativa reale proposti al candidato/lavoratore tramite i profili di due attori, Federico e Giulia, in cui può immedesimarsi scegliendo come comportarsi e andare avanti rispetto a una possibilità di cambio di lavoro e nella gestione di un team con relativo confronto con il dipartimento Hr.
“Già pre pandemia una ricerca di Oxford University Business School mostrava come i dipendenti che si sentono felici siano il 13% più energici e abbiano maggiori probabilità di sostenere il proprio lavoro per più tempo. Con il Covid e nel post Covid si è amplificato il legame tra felicità, benessere, motivazione e produttività. Così come sono, pertanto, sempre più importanti l’ascolto attivo delle esigenze dei team e la promozione di programmi per le soft skill che maggiormente impattano sul wellbeing delle persone, altrettanto vale per il check sulla loro motivazione”, commenta Irene Vecchione, amministratore delegato di Tack Tmi Italy (Gi Group Holding).
“Se non è possibile ridurla a una sola un’unità di misura matematica, è però possibile disporre di indicazioni utili a rivedere i processi di assessment e adattarli al contesto di incertezza che caratterizza oggi il mondo del lavoro, per rispondere in modo più mirato alle esigenze di imprese e persone. Con questo nuovo tool abbiamo lavorato per fornire uno strumento snello alle direzioni Hr per conoscere, e riconoscere, al meglio le proprie risorse. Comprendere quali sono le spinte di cui queste hanno bisogno per crescere e stare bene è fondamentale per ridefinire percorsi, processi e modelli di formazione continua, attraction & retention, disegnati partendo dagli stimoli indicati dalle persone stesse. Altresì il management può così approfondire come sviluppare la leadership e guidare al meglio la squadra”, sottolinea.
Da percorsi di coaching a programmi mirati di formazione e crescita, sono molteplici le soluzioni attivabili e integrabili per sostenere l’ingaggio dei propri team, che è fondamentale per supportare gli obiettivi di business, coniugando al tempo stesso i bisogni dei dipendenti. A confermarlo sono, ancora, i dati: tra le persone che hanno cambiato lavoro nel 2022, 4 su 10 lo hanno fatto senza avere un’altra offerta di lavoro al momento delle dimissioni, a dimostrazione di quanto pesino oggi fattori non economici legati, invece, al worklife balance o al benessere.
Attraverso Il tool di Tack Tmi Italy il candidato/lavoratore è chiamato a rispondere scegliendo tra 4 opzioni di risposta che vanno a indagare le motivazioni collegate a 8 àncore di carriera, ovvero: 1. Managerialità: la predisposizione a ricoprire mansioni con responsabilità e potere decisionale; 2. Creatività/imprenditorialità: la predilezione per attività creative e con alto livello di inventiva; 3. Sicurezza: la ricerca di stabilità e di mansioni ben definite e organizzate; 4. Autonomia: l’inclinazione a preferire un lavoro in cui agire a modo proprio, al proprio ritmo e con propri standard di riferimento; 5. Stile di vita: la necessità di worklife balance e coordinamento lavoro/famiglia; 6. Pura sfida: la ricerca di autonomia lavorativa al fine di perseguire valori personali; 7. Servizio/dedizione la ricerca di gratificazione in un’attività che promuove i valori umani e di servizio; 8. Tecnico-funzionale: la propensione all’apprendimento e all’acquisizione di competenze, al fine di svolgere ed essere motivati da lavori sfidanti. Al termine del percorso le aree risultate prevalenti vengono spiegate tramite sessioni di microlearning.