(Adnkronos) – “In Italia si può invertire la rotta attraverso forti investimenti dal punto di vista delle competenze e cercando soprattutto di stimolare la domanda. Perché è il mercato che stimola la domanda. Sono convinto che alla fine sia il lavoro che fa l’economia non è il contrario. La presenza sul territorio di persone formate e competenti possono cambiare l’economia. Possono migliorare i luoghi di lavoro, li possono innovare, li possono rendere per questo motivo più produttivi. Quindi c’è bisogno di preparare i manager del futuro”. A dirlo Romano Benini, giornalista economico e docente di Sociologia del Made in Italy all’Università La Sapienza di Roma, intervenendo alla tavola rotonda ‘Il futuro che vogliamo-ripartiamo da crescita sostenibile e territori, lavoro e welfare’ organizzata da Manageritalia in occasione del VI Congresso della Federazione dei manager del terziario.
“C’è bisogno – avverte – di sostenere il passaggio generazionale enorme che si sta facendo in questi anni, perché noi abbiamo una fase in cui molti manager non hanno un’età media di 47 o 48 anni, ma hanno un’età media più avanzata e devono passare il testimone a un’altra generazione che ha bisogno di acquisire tante competenze da coloro che li hanno preceduti. Siamo in una fase delicatissima perché i nuovi manager da questo punto di vista vanno formati ed è una formazione che non avviene soltanto nelle università o nei corsi di sviluppo manageriale che magari si fanno all’estero, aggiungendo a culture economiche che sono diverse dalla nostra”.
“Il sistema di managerialità – ricorda Romano Benini – è fortunatamente in una fase forte, è riuscito a supplire anche all’assenza di politiche pubbliche. E’ una bilateralità che ha da dare ma che ha anche da ricevere”.