“Che il settore edilizio debba cambiare marcia e diventare strumento di stoccaggio di Co2, anziché fonte di emissione, non lo abbiamo certo detto noi che abbiamo ovviamente e lecitamente tutto l’interesse affinché l’edilizia si sviluppi in un’ottica di sostenibilità. Ma lo ha detto a chiare lettere la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen prima, e lo hanno ribadito i grandi della terra riuniti a Glasgow in occasione di Cop 26”. Lo dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.
“Ebbene -osserva – alla luce di queste premesse e dell’attenzione al tema green da parte di istituzioni, politica e mondo scientifico, ci risulta davvero incomprensibile, per non dire assurda, l’esclusione del legno strutturale dalla lista dei prodotti che determina chi potrà avere accesso al fondo di compensazione per il caro prezzi dei materiali da costruzione, istituito dal ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili per i bandi pubblici. Ad oggi, il legno strutturale ne è escluso, nonostante gli aumenti di prezzo abbiano toccato il 250%”.
“Bene ha fatto pertanto – sottolinea – il presidente di Assolegno Angelo Luigi Marchetti a lanciare l’allarme e a chiedere che si ponga fine a una stortura che avrebbe ricadute negative, non solo in termini ambientali, ma anche economici e occupazionali. Come Federazione ci stiamo muovendo affinché la lista venga aggiornata quanto prima, perché non vogliamo pensare che il ministero che ha proprio nel suo nome la sostenibilità, lasci fuori il legno, materia prima sostenibile per eccellenza”.