Pari opportunità, Manageritalia: parte legge su parità salariale e donne trainano crescita dirigenti

Sul fronte pari opportunità, si sommano le buone notizie: entra in vigore la legge sulla parità salariale e i dirigenti scoprono che in piena pandemia sono aumentati di numero, grazie soprattutto all’aumento delle donne. Infatti, nel 2020, anno di crisi pandemica ed economica, l’analisi dell’andamento dei lavoratori dipendenti privati non agricoli, grazie alle elaborazioni di Manageritalia sui dati ufficiali appena rilasciati dall’Inps, mostra, in controtendenza con il resto dei lavoratori dipendenti, un aumento dei manager, e soprattutto dei dirigenti (+678, +0,6%) e anche dei quadri (+1.005, +0,2%) e questo è tutto dovuto alle donne.  

Un aumento nella componente manageriale che premia le manager protagoniste assolute di questa crescita sia tra i dirigenti, dove aumentano del 4,9% (+1.031), che tra i quadri (+2,1%, +2.941), a fronte del calo degli uomini -0,37% (-1.936) tra i dirigenti e -0,6% (-1.936) tra i quadri. Ben 4.000 donne manager in più che fanno sì che oggi le donne, ancora in corsa verso la parità, siano nel settore privato il 19,1% tra i dirigenti e il 31% tra i quadri. 

A livello settoriale crescono soprattutto sanità (+8,6%), servizi di informazione e comunicazione (4,7%), attività professionali, scientifiche e tecniche (4%) e attività immobiliari (3,7%) e ad aumentare sono quasi sempre solo le donne. 

“I dati – dice Mario Mantovani, presidente Manageritalia – anche alla luce dei settori economici toccati da questo aumento, mostrano chiaramente come in piena pandemia per essere resilienti e/o cavalcare un mercato comunque in crescita le aziende abbiano investito nella componente manageriale, che diviene oggi sempre più indispensabile per guidare i processi di trasformazione digitale e per cambiare modelli di business e organizzativi, fattori determinanti per stare sul mercato”. 

A livello regionale la crescita dei dirigenti nell’ultimo anno è percentualmente più elevata nell’ordine in Basilicata (+5,2%), Umbria (+3,5%), Sardegna (+2,8%) e Lombardia (+1,5%). Le donne dirigenti sono cresciute in tutte le regioni salvo Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia e Molise. 

“Fa piacere – afferma Luisa Quarta, coordinatrice Gruppo Donne Manageritalia – sottolineare la crescita delle donne manager proprio il giorno dell’entrata in vigore della legge sulla parità salariale, che proprio ai livelli retributivi medio alti è spesso più critica. L’aumento delle donne manager non è altro che la conferma dei fenomeni in atto da anni nella dirigenza: nelle coorti che escono prevalgono le fasce d’età più alte dove troviamo quasi solo uomini, mentre tra i nuovi manager che entrano troviamo sempre più spesso e molto più di prima donne, che sono scelte per formazione, competenze e capacità”. 

(Adnkronos)