Revolut: 63% genitori ha c/c separato per figli, 60% non ha ridotto paghetta in pandemia

(Adnkronos) – I dati di un sondaggio condotto da Revolut Junior, l’account per bambini e ragazzi con 1 milione di utenti in tutto il mondo, rivelano le abitudini e le preferenze dei genitori europei su figli e gestione del denaro. I dati provengono da un’indagine condotta da Revolut Junior su circa 5.000 genitori europei. I dati mostrano, tra le altre cose, quali abilità i genitori ritengono siano le più importanti da apprendere per i propri figli e a quale età pensano che un bambino dovrebbe avere la propria carta di pagamento. Emerge inoltre che il 63% dei genitori italiani ha un conto di risparmio separato per i propri figli e che il 60% non ha ridotto la paghetta durante la pandemia. 

I dati di Revolut Junior mostrano che i bambini europei utilizzano i contanti nella maggior parte dei paesi. I bambini che vivono in Spagna e Germania utilizzano il contante persino in misura maggiore rispetto ai bambini di altri paesi europei. Secondo Tara Massoudi, head of product di Revolut Junior “è un po’ preoccupante che i genitori stiano ancora pensando di dare denaro contante ai propri figli, il che non offre alcun controllo su dove i figli siano spendendo i loro soldi. Il mondo si sta muovendo verso una società senza contanti e la pandemia ha accelerato ancora di più il trend dei pagamenti digitali. Revolut Junior e altri strumenti digitali aiutano i bambini a evolversi in parallelo a questo cambiamento”. Tuttavia, l’utilizzo del contante è ancora significativo in tutta Europa. Il 62% dei bambini in Spagna e il 61% dei bambini in Germania portano con sé e usano i contanti, mentre la percentuale scende al 54% per i bambini irlandesi, al 51% per gli italiani, al 54% in Romania e al 47% in Francia. 

La regione che si distingue come la meno ‘cash-friendly’ per i bambini è quella dei paesi nordici, dove il 64% usa una carta di debito e solo il 42% porta contanti con sé. I genitori nella maggior parte dei paesi europei credono che i loro figli debbano ricevere la prima carta di pagamento quando sono ‘tweenies’, a 11-14 anni. Il 48% (media europea) ritiene che questa età sia quella in cui i bambini sono pronti per iniziare a pagare con la carta e questa percentuale sale al 53% in Italia. Non troppo sorprendentemente, considerando l’elevato utilizzo delle carte di debito tra i bambini dei paesi nordici, la prima carta di pagamento in questa regione arriva in anticipo: il 45% dei genitori pensa infatti che i propri figli debbano avere la propria carta di pagamento quando hanno 7-10 anni. I genitori dei bambini polacchi seguono l’esempio nordico, con il 31% che crede che i propri figli debba ricevere la propria carta di pagamento all’età di 7-10 anni. In Italia invece solo il 16% dei genitori pensa lo stesso.  

Tuttavia, i genitori in alcuni paesi ritengono che i loro figli non debbano avere la propria carta di pagamento fino a quando non raggiungono l’età di 15-17 anni. Il 34% dei genitori francesi e il 36% dei genitori spagnoli pensa che i propri figli dovrebbero avere più di quindici anni prima di pagare con carta. Il 49% dei genitori europei ritiene che i propri figli debbano iniziare abbastanza presto a comprendere le dinamiche finanziarie, già dall’età di 6-10 anni. L’opinione dei genitori italiani è in linea con la media europea: il 46% la pensa allo stesso modo, mentre il 40% pensa che i bambini dovrebbero iniziare a 11-15 anni. Tuttavia, il 51% dei genitori francesi crede che i propri figli possano aspettare fino all’età di 11-15 anni per iniziare a imparare a gestire il denaro e il 10% pensa addirittura che i bambini dovrebbero avere 16-18 anni. In tutta Europa, solo il 4% dei genitori ritiene che i propri figli dovrebbero iniziare a comprendere meglio il denaro a quell’età.  

I genitori in Europa concordano sul fatto che il risparmio, seguito dalla pianificazione delle spese e, in terzo luogo, dagli acquisti online in sicurezza siano le abilità finanziarie più importanti che i loro figli debbano imparare. I genitori spagnoli sono fermamente d’accordo sul fatto che i bambini debbano imparare a risparmiare denaro e infatti l’83% ritiene che il risparmio sia l’abilità finanziaria più importante da imparare per i propri figli. L’80% dei genitori polacchi, invece, crede che la pianificazione delle spese sia più importante. Le abilità finanziarie più importanti per i bambini, secondo i genitori italiani sono risparmio, 75%; pianificazione delle spese, 73%; acquisti online sicuri, 35%; investimenti, 27%; gestione del debito, 17%. I genitori britannici e polacchi si differenziano dagli altri per quanto riguarda il fare acquisti online in sicurezza, che il 51% dei britannici e il 57% dei polacchi ritengono essere l’abilità più rilevante. Un’altra distinzione interessante è che il 27% dei genitori rumeni e il 26% dei genitori britannici pensano che la gestione del debito sia l’abilità più importante da apprendere per i propri figli. 

Revolut Junior è progettato per bambini e ragazzi di età compresa tra 6 e 17 anni con l’obiettivo di insegnare loro delle abilità finanziarie utili per tutta la vita. Junior è stato creato specificamente da Revolut per consentire ai bambini di apprendere le abilità di gestione del denaro attraverso strumenti su misura, un conto personale e una carta. Dà ai bambini la libertà di guadagnare, gestire e spendere in un ambiente completamente controllato dal genitore. Revolut Junior ha inoltre recentemente annunciato l’introduzione di Apple Pay e Google Pay per i suoi utenti in Italia. Oltre a creare un account, ordinare una carta con cui spendere online, nei negozi o prelevare denaro presso gli sportelli, Revolut Junior offre alcune funzionalità chiave per aiutare i bambini a guadagnare, gestire e spendere i propri soldi. Il conto Junior è un’estensione del conto Revolut del genitore. Revolut Junior è disponibile per bambini e adolescenti in Regno Unito, nel See, negli Stati Uniti, a Singapore e in Australia. 

(Adnkronos)