(Adnkronos) – Allo scoppio della pandemia “eravamo preparati a livello progettuale ma non ci si aspettava di entrare da un giorno all’altro in smart working, anzi in remote working. E’ stato un periodo molto duro ma ci insegnato tanto, ce l’abbiamo fatta grazie al lavoro del nostro It e alla disponibilità di tutti. E’ stato un periodo che ha fatto da training perchè ci ha fatto capire cosa significava lavorava in smart working. Oggi stiamo vivendo l’ibrido, nel remote working paradossalmente funzionava tutto, invece adesso ci sono tante situazioni diverse da gestire”. Così Emanuele Schirru, cio & coo Sose – Soluzioni per il sistema economico, intervenendo al Phygital Talk ‘IT & Future of Work’ nel corso della seconda edizione del ‘Forum Information Technology’, l’appuntamento dedicato all’It e alla sicurezza informatica promosso da Comunicazione Italiana, con Adnkronos in qualità di Main Media Partner, in corso presso il Palazzo dell’Informazione a Roma e in Live streaming su comunicazioneitaliana.TV.
“Come It non dobbiamo complicare la vita alle persone. Teams oggi è il luogo di lavoro, di socializzazione, il luogo di comunicazione ma anche di gestione e valutazione delle dinamiche aziendali. E la facilità di uso di questi strumenti aiuta a trovare nuove idee”, spiega ancora.
E Schirru ricorda che “prima della pandemia avevamo studiato una rigenerazione dei ruoli, per raggiungere l’obettivo dello smart working. Un nuovo concetto dello spazio di lavoro, vai e lavori dove vuoi. La persona si deve trovare a suo agio, sempre. Non è semplice trovare il giusto connubio. Sta anche a noi portare quella semplicità che va incontro alle esigenze”, ha concluso.