Soncini (Uil): “Licenziamenti a raffica inaccettabili. Servono ammortizzatori e politiche attive”

Paolo Soncini della Uil

MANTOVA – La questione dei licenziamenti di queste settimane e la tenuta sociale preoccupano la UIL. I recenti incontri avuti dai sindacati confederali con il Governo hanno portato ad avanzamenti nelle trattative, ma per le organizzazioni dei lavoratori serve maggiore attenzione da parte della politica.

Quando la UIL è scesa in piazza per chiedere la proroga del blocco dei licenziamenti, i partiti ed il Governo parlavano di selettività, ma i soldi alle aziende sono stati dati a tutte, anche a quelle che hanno la sede legale all’estero, si legge in un comunicato. Per il sindacato il clima costruttivo e di collaborazione viene ostacolato da una raffica di licenziamenti, alcuni anche con modalità inaccettabili, che stanno lacerando il tessuto sociale del Paese; guardando in prospettiva all’autunno i timori non fanno che aumentare. Per Paolo Soncini, segretario provinciale UIL: “è necessario chiedere un impegno preciso alle aziende perché mantengano l’occupazione e parlare finalmente di politiche industriali in questo Paese, anche per contrastare lo strapotere delle multinazionali, mettendo sul tavolo scelte chiare”.

Inoltre c’è il problema della sicurezza che continua a mietere vite innocenti di lavoratori e che va di pari passo con molti proclami sulla “ripartenza”: il sindacato denuncia il tentativo in atto di dare nuovo impulso al Paese schiacciandone il costo sulle spalle di lavoratrici e lavoratori. L’aumento dello sfruttamento e delle diseguaglianze sociali sono un segnale d’allarme che il sindacato manda alla politica.

“Ad oggi” – chiosa Soncini – “sarebbe necessario partire da investimenti concreti per la sicurezza, finanziamenti maggiori agli ammortizzatori sociali e alle politiche attive del lavoro”.

(Adnkronos)