(Adnkronos) – SI chiama Umbricii ludus ed è un videogioco che parla in latino, realizzato dagli studenti dei Licei Poliziani di Montepulciano (Siena). Racconta la vita di Umbricio Cordo, vasaio ceramista realmente vissuto e attivo tra il I sec. a.C. e il I d.C. nel territorio della Val di Chiana. La storia di Umbricio è frutto della creatività degli studenti dei Licei Poliziani che hanno fatto rivivere il personaggio nel rispetto delle informazioni ricavate dalle indagini di scavo. Il personaggio ha la voce di uno studente dei Licei Poliziani e parla in latino. L’iniziativa è partita proprio dagli studenti e dalla professoressa Sonia Casini, docente di italiano e latino e animatrice digitale della scuola. Il progetto ha trovato la collaborazione tecnica di Fondazione Franchi e Italia 3D Academy di Pisa. I contenuti trovano ambientazione lungo il tracciato della vecchia via Cassia Adrianea e si concentrano nella zona di Torrita di Siena dove esisteva la Statio Manliana, una stazione di posta dove si poteva trovare ristoro.
“Sono laureata in archeologia romana – racconta all’Adnkronos/Labitalia la professoressa Sonia Casini – e insegno Italiano Latino e Storia, cerco sempre di far entrare la cultura materiale nei banchi di scuola, mi piace moto lavorare sul concreto, sulla pratica. Così, insegnando Storia romana durante il periodo del lockdown e facendo riferimento a insediamenti vicini al liceo Poliziano che si trova appunto a Montepulciano, mi sono resa conto che non conoscevano niente, per cui l’idea è stata quella di ricostruire e far rivivere quello che non c’è più”.
“Soprattutto quando non ci si poteva muovere – ricorda – gli studenti hanno accolto volentieri questa iniziativa e si sono anche meravigliati rivalutando questa ricchezza artistica del territorio. Il videogioco storico utilizza le nuove tecnologie per rendere accessibili i contenuti culturali e le loro complessità legate al territorio, anche in termini di percezione del patrimonio e di miglioramento della qualità della vita attraverso la creatività contemporanea in un contesto marginale rispetto ai grandi centri di interesse cittadini”.
“La lingua latina patrimonio immateriale dell’umanità – precisa la docente Casini – contribuisce a darci un senso d’identità e continuità, offrendoci un legame col nostro passato, che attraversa il presente e tende verso il futuro. L’idea di realizzare una ricostruzione in 3D delle emergenze archeologiche presenti sul territorio di Torrita di Siena e di Montepulciano, ad opera gli studenti dei Licei Poliziani, è nata dalla consapevolezza che i resti del nostro passato, in una zona così marginale rispetto ai grandi centri dell’antichità, rischiano di scomparire dalla memoria se non sono più evidenti; da qui l’idea di un lavoro che ricostruisse anche quello che oggi non si vede più, avvicinando la storia, quindi l’archeologia, alle nuove tecnologie”.
“L’obiettivo – avverte – è quello di estendere il concetto di scuola da luogo fisico ad apprendimento virtuale. Come ‘animatrice digitale della scuola’ dal 2021-2022 la funzione si è articolata anche nella formazione degli insegnanti all’interno del liceo; pensando anche al Pnrr elaborando dei progetti che le scuole devono fare in termini di investimenti e acquisto per incrementare la didattica digitalizzata”.
Così dall’idea si è passati alla progettazione e alla realizzazione di una web la app, La Statio Manliana, scaricabile da Apple Store e Google Play, che presenta in 3D le emergenze archeologiche più significative del territorio di Torrita di Siena e in parte di Montepulciano, individuate e indagate a partire dagli anni ’70 grazie al Circolo Culturale Fra Jacopo da Torrita, in collaborazione con l’Università di Siena, e poi rielaborate e ricostruite dagli studenti dei Licei Poliziani di Montepulciano. Le attività si sono svolte, tramite una didattica attiva, creativa e laboratoriale, nell’Aula 3.0 dei Licei Poliziani, ambiente di apprendimento digitale flessibile e dinamico in grado di avvicinare sempre più la scuola alle esigenze del territorio e del mercato del lavoro.
La webapp geolocalizzata è scaricabile in due lingue, italiano e inglese; guida infatti la visita dei luoghi una voce narrante che segue i testi che appaiono sullo schermo dello smartphone. Gli insediamenti sono geolocalizzati per cui è possibile individuarli esattamente sul territorio e avere le indicazioni precise per recarsi sul posto, a piedi, in auto o in bicicletta. L’applicazione permette inoltre di accedere direttamente a Google Maps e segnala i punti di interesse storico-culturali della zona e le strutture ricettive.
Il lavoro di è avvalso della collaborazione di Italia 3D Academy di Pisa e Fondazione Franchi di Firenze che sono intervenute nella fase di formazione degli studenti, di acquisizione e elaborazione dei dati. Il progetto che sta realizzando il videogame si è reso possibile grazie al Bando del Mic Pnrr, M1C3 – Investimento 3.3 – Supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale vinto lo scorso anno dal circolo culturale Fra Jacopo da Torrita. Il videogame costituirà una piccola parte di tutte le produzioni multimediali ed interattive che andranno ad affiancare i reperti archeologici nel nuovo museo di Torrita di Siena.
“Un lavoro – fa notare la docente – che ha suscitato l’interesse di Lucca Comics & Games, la fiera internazionale dedicata al fumetto, all’animazione, ai giochi, ai videogiochi e all’immaginario fantasy e fantascientifico, e da Didacta ad esempio. Il videogioco ha una serie di implicazioni che vanno oltre il digitale, coniugando le discipline Stem n quelle umanistiche”.