Un anno dall’ingresso di Valagro in Syngenta, Ceo Natale: “Mantenuta la nostra identità”

“Un anno dopo il nostro ingresso in Syngenta Group, posso dire nella più completa sincerità di essere pienamente soddisfatto della decisione. Quello che sembrava un processo difficile – mettere insieme due realtà, due team – si è rivelata invece una evoluzione tutto sommato naturale. Valagro ha mantenuto la sua identità, e lo spirito in cui lavoriamo è lo stesso della sua fondazione nel 1980. Ma allo stesso tempo sentiamo di essere perfettamente in accordo con l’essenza del Gruppo Syngenta: la convinzione che esista un legame inscindibile tra la salute dell’ambiente e le necessità sociali ed economiche dei suoi abitanti, il desiderio di sfidare le soluzioni tradizionali per rispondere ai bisogni degli agricoltori, la fiducia in un approccio che coniughi Scienza e Natura – sono idee che siamo felici di vedere condivise ed amplificate”. Lo dice, ad Adnkronos/Labitalia, Giuseppe Natale, Ceo di Valagro, ad un anno dall’acquisizione di Valagro, leader italiano nel settore dei Biologicals, da parte di Syngenta Group. 

E commentando i risultati finanziari del terzo trimestre 2021 di Syngenta Group, Natale evidenzia che essi “certificano la crescita delle vendite di Biologicals del 30% nell’ultimo anno”. “Del resto, i Biologicals hanno un valore immenso per l’intera filiera alimentare, dal produttore al consumatore, e negli ultimi anni il riconoscimento del loro potenziale è cresciuto in maniera vertiginosa”, spiega.  

“Nell’entrata del Gruppo Syngenta, Valagro è rimasta una società indipendente e ha mantenuto la sua identità, ma non possiamo escludere che il deal possa aver giocato un effetto favorevole per l’intero Gruppo, portando benefici in termini di posizionamento e visibilità del brand, oltre che una maggiore fiducia dei clienti nelle prospettive di una realtà confermatasi di alto livello e di prospettive solide. È parte del valore aggiunto della sinergia che è così preziosa in questo deal, una sinergia che ci rende migliori e più grandi della somma delle nostre singole realtà”, osserva Natale.  

Spiegando l’importanza dei Biologicals, Natale ricorda che “le sfide del nuovo millennio – il cambiamento climatico e l’aumento della popolazione mondiale, su tutte – hanno dato tutta una nuova importanza e un nuovo significato al concetto di agricoltura, proprio per il ruolo fondamentale che questa gioca nella gestione delle criticità ambientali ed economiche”. 

Ma non solo. “A livello globale, -aggiunge Natale- stiamo sempre più prendendo coscienza di quanto l’agricoltura sia un driver potente per lo sviluppo a 360 gradi. Pensiamo solo a quale immenso valore aggiunto potrebbe rappresentare l’agricoltura per lo stato Italiano: in termini di contributo al prodotto interno lordo, in termini di spinta per l’innovazione, in termini di occupazione giovanile. Il concetto di agricoltura è radicalmente cambiato rispetto al secolo scorso: richiede lo studio di soluzioni innovative migliori e più efficaci delle precedenti, e di conseguenza guida una spinta sempre maggiore al progresso tecnologico”.  

I Biologicals costituiscono un’ampia classe di prodotti dedicati alla protezione e al rafforzamento delle piante che sono di ispirazione o di derivazione naturale.  

“Possiamo dividerli concettualmente in due categorie: quella del Biocontrollo e quella dei Biostimolanti. I primi sono prodotti pensati per combattere lo stress biotico nelle piante, vale a dire legato a infezioni fungine o batteriche, parassiti e organismi infestanti”, spiega il ceo di Valagro.  

“I secondi sono dei formulati che promuovono i naturali processi fisiologici della pianta per renderla più forte ed efficiente: mettendola in grado di ottimizzare l’uso dei nutrienti del terreno, aumentando la qualità generale dei raccolti e, non ultimo, migliorando le sue caratteristiche di resilienza in condizioni di stress legato a fattori esterni alla pianta, quali il clima o la disponibilità di risorse”, aggiunge Natale. 

“Quella dei Biologicals è un’area che sta acquisendo sempre maggiore visibilità nel mercato attuale-, in un contesto in cui la forte spinta del Green Deal Europeo è certamente un fattore chiave. Non a caso, quella dei Biologicals è una delle aree che sta crescendo più rapidamente a livello mondiale, con un’ipotesi di mercato stimata per il 2030 a più di 10 miliardi di dollari, con una crescita annuale stimata a doppia cifra”, conclude Natale. 

(Adnkronos)