MANTOVA – Dopo la vittoria di Sesto San Giovanni, maturata nel secondo tempo, tra due giorni sarà già il momento di tornare in campo per il Mantova, che al Martelli, venerdì in notturna affronterà la Giana Erminio. Un’avversaria, l’altra milanese, che potrebbe nascondere a sua volta delle insidie: “All’andata abbiamo trovato qualche difficoltà – afferma Possanzini -, nonostante avessimo fatto la partita, loro avevano avuto delle palle gol clamorose a metà primo tempo. Anche lì siamo stati bravi a colpire e a chiuderla nel finale. La Giana comunque è una squadra che propone calcio, che gioca bene, ha fatto più punti fuori casa che in casa (19 su 31), quindi sarà una partita tosta”.
Un passo indietro per tornare al match di Sesto: “Positivo che non si sia fatto male nessuno, visto il terreno. Poi, per come si era messa la partita, è stata una prova di maturità, di pazienza dei ragazzi: sono stati bravi. Sapendo anche il risultato delle altre, un po’ di pressione la sentivano, dunque ci tenevano a fare bene e l’hanno fatto senza mai venire meno ai nostri principi. Nel momento giusto abbiamo anche colpito e siamo stati pure fortunati. Una vittoria figlia di una grande prestazione”.
“DE MAIO RAGAZZO UMILE E PERBENE, CON GRANDI QUALITÀ. METTERÀ LA SUA GRANDE ESPERIENZA A DISPOSIZIONE”
De Maio? “Ne ho parlato col direttore, c’era un’esigenza numerica. Col ritiro di Suagher ci serviva un giocatore in più. Dopo la proposta del direttore ho perorato subito la sua causa, perché al di là del giocatore, che non ha bisogno certo di presentazioni, a livello umano è un ragazzo veramente perbene, molto umile. Ha fatto una bellissima carriera ma si è posto nel modo giusto e si sta allenando bene. Cosa ci porta? Esperienza e una risorsa in più: sa quello che vuole, quello che facciamo e in che gruppo è entrato”.
“MERCATO CHIUSO? SÌ, SALVO SORPRESE DEL DIRETTORE. CENTRAVANTI? NON SERVE: MENSAH, MONACHELLO E DEBENEDETTI STANNO FACENDO UN GRANDE LAVORO”
Il mercato è chiuso? “Sì, a meno che Botturi faccia qualche colpo dei suoi – sottolinea Possanzini – Siamo a posto così, abbiamo preso Bombagi e De Maio perché servivano a livello numerico. Due giocatori di grande qualità e che si sono messi a disposizione nel modo giusto, accettando le condizioni del gruppo, per non rompere gli equilibri”. Niente centravanti, dunque? “Non c’è l’esigenza perché la squadra ha dimostrato di essere pericolosa, di creare tanto – ribadisce Possanzini -, per come si sono sviluppate le partite nostre, le prime punte hanno lavorato sempre alla grande. Mensah sa far giocare gli altri. La punta deve fare tanti gol, ma deve anche lavorare come lavorano gli altri. Siamo contenti di tutti e del loro lavoro, sia di Davis, sia di Monachello, sia di Debenedetti. Mi piacerebbe che facessero qualche gol in più, ma a forza di insistere arriveranno anche per loro”.
“I GIOVANI SONO IMPORTANTI, POSSONO ALZARE TUTTI L’ASTICELLA”
Menzione particolare per Radaelli, uno dei giovani che si sta mettendo maggiormente in luce: “Radaelli è un giocatore forte e lui lo sa, vive questo momento con la massima tranquillità, che l’ha portato a fornire certe prestazioni – dice Possanzini -. E’ un giocatore di valore indiscutibile, questo modo di giocare porta benefici a giocatori come lui, così come a Maggioni, che ha giocato quando Nicolò era infortunato. Continuando così possono tutti i giovani possono alzare ulteriormente l’asticella: chiamati in causa, hanno fatto la loro parte alla grande. La scelta di utilizzare le quote li ha responsabilizzati e fatti sentire importanti”.
“TRIESTINA E PADOVA IN CAMPO DUE GIORNI DOPO? NON CAMBIA NULLA, TUTTO DIPENDE DA NOI”
Triestina e Padova giocheranno due giorni dopo: “Non ci cambia nulla, per le condizioni in cui siamo dobbiamo pensare a noi, perché dipende tutto da noi, giocandoci la partita come vogliamo fare senza pensare agli altri. So che è difficile farlo, ma se riusciamo a tener fuori le pressioni, possiamo fare bene”.
gluc
