MANTOVA – Anche alcuni rappresentanti del commercio mantovano ricordano la nevicata del 1985. Mai era nevicato prima come quella volta: tutti vennero colti di sorpresa e i disagi furono davvero notevoli.
INVECE DI FARE LE PASTE SPALAVAMO NEVE
“Di quella nevicata mi ricordo che abbiamo tribolato tanto perchè non riuscivamo ad entrare nella via della pasticceria, essendo una strada stretta le ruspe non passavano per cui abbiamo trascorso giorni a spalare invece che a fare le paste” – spiega Gianni Comparini, titolare della pasticceria “La Tur dal Sucar” in via San Longino.
Anche reperire le materie prime non era facile.
“Lo zucchero lo prendevamo in sacchi da 10 kg, ma non arrivava, per cui per comprarlo andavamo nelle drogherie, come la vicina Zanini di via Verdi. Almeno per una settimana abbiamo tribolato tanto” – conclude Comparini.
NON RIUSCIVO A TORNARE A CASA A CASTELLUCCHIO
“Allora la mia famiglia gestiva il Caffè Sociale – commenta Marco Gialdi, anche oggi titolare titolare dello stesso esercizio e del Bar Venezia – “mi ricordo che per una settimana sono rimasto bloccato in città anche a dormire e non sono riuscito a tornare a casa a Castellucchio perchè le strade non erano percorribili. Non andavano nemmeno i treni”.
Neve ovunque, altissima, con grosse difficoltà per spalarla. “Mi ricordo pure che erano stati reclutati tutti i volontari possibili per dare una mano a liberare le strade, ma il problema è che dopo la neve si erano formati dei lastroni di ghiaccio alti anche 10 cm e quindi era tutto bloccato. I disagi più grossi sono durati circa una settimana” conclude Gialdi.
AUTO SOMMERSE E PERSONE CHE CAMMINAVANO SUI LAGHI
Era ancora uno studente Stefano Gola, che poi diventò uno dei punti di riferimento del commercio cittadino, quando nel 1985 arrivò la famosa nevicata. “Mi ricordo che eravamo in Francia e non riuscivamo a rientrare in Italia – spiega Gola – siamo passati dalla Liguria perchè tutti i valichi erano chiusi. Io avevo 18 anni e la cosa che mi ricordo principalmente è che c’era neve ovunque e non si andava a scuola. Come dimenticare poi le persone che andavano a camminare sui laghi? Le auto erano sommerse dalla neve, a Mantova non eravamo abituati a nevicate come quelle e non c’erano i mezzi per pulire. Non eravamo attrezzati come lo sono in montagna”.