Cronaca - 23 gennaio 2024, 10:00

A Pizzoli e Furoni le due prime pietre d'inciampo di San Giorgio Bigarello 

A Pizzoli e Furoni le due prime pietre d'inciampo di San Giorgio Bigarello 

SAN GIORGIO BIGARELLO - Due pietre d'inciampo, le prime sul territorio comunale, per ricordare due persone Chiarino Pizzoli e Giuseppe Furoni, due concittadini, uno rientrato a casa, Furoni e uno che purtroppo non vi ha mai fatto ritorno, Pizzoli.

Scopo dell'iniziativa è quello di portare il pensiero a 'inciampare' metaforicamente nella memoria di momenti drammatici.

La prima commemorazione ha avuto luogo stamani sulla ciclabile Stradella–Gazzo all’altezza della Corte Aurecchio, dove, alla presenza delle autorità e degli alunni della scuola elementare Belgioioso di Gazzo è stata posizionata la pietra d'inciampo e una targa per Chiarino Pizzoli. E proprio per Pizzoli, sabato alle 11 alla Biblioteca Comunale, Daniele Pizzoli, nipote di Chiarino presenterà il libro “Mio nonno è stato un IMI”.

Chi era Chiarino Pizzoli

Nella prospiciente corte Aurecchio (‘Lavrett’ in dialetto) ha abitato e lavorato dal 1934 Chiarino Pizzoli, nato a Castel d'Ario l'11 novembre 1908, di professione contadino.

Durante la seconda guerra mondiale venne arruolato dal regime fascista e inviato nel gennaio 1943 a combattere in Albania.

L’8 settembre ’43 lo sorprese, insieme ai suoi commilitoni, a Berati in Albania e le truppe naziste lo catturarono, venne imprigionato e inviato in un campo di detenzione da qualche parte sconosciuta in Germania o altro paese occupato. Chiarino divenne uno dei 730.000 Militari Italiani Internati (IMI), fatti prigionieri e deportati dai nazisti.

Pizzoli non ritornò più a casa e perì durante la prigionia in luogo sconosciuto e in data sconosciuta del 1944.

Lasciò due figli piccoli Ennio e Gilberto e la moglie Ebe bidella presso la scuola elementare di Stradella.

Gallery pietra d'inciampo Chiarino Pizzoli

"E' stata una giornata molto bella, molto importante - commenta il sindaco Beniamino Morselli - abbiamo ricordato due persone, una ha avuto la fortuna di ritornare, una purtroppo no, due persone che hanno vissuto un periodo storico estremamente difficile e quello che abbiamo cercato di trasmettere anche ai ragazzi delle classi 5° della scuola elementare Montalcini e alle classi 1° della scuola media Don Milani, che erano presenti è quello di non far cadere nell'oblio quello che accadde durante la Seconda Guerra Mondiale, perchè non bisogna fermarsi a riflettere solo il 27 gennaio, Giornata della Memoria, ma bisogna ricordare sempre queste persone, questi fatti, per non ripetere più gli errori del passato".

Solitamente le pietre d'inciampo vengono posizionate nella casa dove la persona da ricordare ha vissuto, ma d'accordo con la famiglia è stato scelto di ricordare Giuseppe Furoni con una targa e una pietra d'inciampo al Centro Culturale in via Frida Kahlo

"Abbiamo scelto un luogo topico all'interno del comune, un luogo che molti cittadini identificano come il centro del comune - spiega l'assessore alla cultura Davide Dal Bosco - in un posto dove la gente viene per un altro motivo, quello del divertimento, degli incontri di comunità e qui è proprio il significato, dove una persona ci "cade" sopra e si chiede il motivo per cui è stata messa in quel posto e si informa".

Un'intera settimana quella del Comune di San Giorgio Bigarello

ultimo appuntamento sabato con la presentazione del libro dedicato a Chiarino Pizzoli da parte del nipote".

 

 

 

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