MANTOVA – Un piano delle opere pubbliche che, rispetto ai precedenti, appare decisamente meno ambizioso. A sottolinearlo è Pierluigi Baschieri, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, che analizza la programmazione dell’amministrazione cittadina
La differenza principale rispetto al passato – secondo il consigliere di opposizione – sta nelle risorse disponibili: si è esaurita la spinta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che negli anni scorsi aveva garantito al Comune circa 60 milioni di euro di finanziamenti europei, e sono finite anche quelle che Baschieri definisce le “miniere aurifere comunali” utilizzate dal Partito Democratico e dalla lista civica di maggioranza per co-finanziare opere già coperte da contributi pubblici.
“Il nuovo piano vale complessivamente 7,8 milioni di euro annui, ben lontani dai 30 milioni toccati in alcune annate passate”. Ma il vero nodo, secondo Baschieri, è quello che troverà il prossimo sindaco “dopo Palazzi”: circa 16 milioni di euro di mutui da rimborsare, in buona parte contratti nell’ultimo mandato per completare cantieri come San Nicolò-Gradaro, i campi in erba sintetica del San Pio X, il nuovo impianto della Mantovana Calcio, la scuola di Borgochiesanuova e il recupero dello stadio Martelli.
All’orizzonte pesano anche questioni aperte come il contenzioso con i residenti per l’apertura della Torre della Gabbia (condominio di Palazzo Bonacolsi), i 10 milioni mancanti per avviare il secondo lotto del Palazzo del Podestà e le risorse ancora da trovare per dare una funzione al Migliaretto, recentemente acquisito.
Baschieri punta poi il dito sul mancato recupero della Rocca di Sparafucile, acquisita a costo zero durante il mandato di Nicola Sodano grazie a un accordo con il Demanio, con l’impegno di ristrutturarla e valorizzarla come info-point turistico e sede congressuale. “È da dieci anni che il centrosinistra inserisce questo intervento nel piano senza mai stanziare un euro”, osserva, accusando l’amministrazione di aver preferito progetti “più d’impatto” a fini elettorali.
La proposta di Forza Italia è di ricorrere a una collaborazione pubblico-privato e a un project financing per ridare vita alla struttura, “oggi una scatola vuota”. Critico anche il riferimento a una nuova idea: dodici casette in stile polinesiano sulle rive del lago per incrementare il turismo dell’area camper. “Pensiamo al sodo – conclude Baschieri – prima di avventurarci in progetti di facciata, servono soluzioni concrete per recuperare e valorizzare il patrimonio cittadino”.













