MANTOVA – “Se si tirano su muri e barriere, in risposta ai dazi imposti dal presidente Trump a tutti Paesi, compreso il nostro, non si costruisce il futuro, ma si rimane imprigionati; il nostro Governo e Giorgia Meloni devono svegliarsi dal sonno, non si può rimanere fermi in stallo tra l’Europa e gli Usa, in mezzo c’è l’oceano e ci affonderemo”.
Così ha esordito Mattero Renzi, oggi a Mantova per presentare il suo ultimo libro “L’Influencer” in una affollatissima Liberia Coop Nautilus. Qui è stato accolto, tra gli altri, dai vertici mantovani di Italia Viva capitanati dal coordinatore Fabio Madella.
Europa, Stati Uniti e dazi: Italia in stallo
Tagliente, sarcastico e in vivace polemica con la Presidente del Consiglio, Renzi ha proseguito accanto al sindaco della città Mattia Palazzi in un dialogo amichevole su numerose problematiche anche economiche: “Meloni è una grandissima comunicatrice, una vera influencer, ma è necessario mantenere le promesse e passare a fatti; il vostro sindaco Palazzi sa comunicare molto bene, però ha anche agito per il bene della città e i numerosi risultati lo confermano. Ora è importantissimo sapere come reagire al tracollo delle Borse che riguarda tutti, anche i piccoli risparmiatori italiani e cercare di salvare le imprese”.
In questo modo continueranno a mancare posti di lavoro, il Paese invecchia e i ragazzi se ne vanno all’estero, sfiduciati per la mancanza di prospettive, Palazzi ha ricordato questa problematica che riguarda tutti, insieme alle iniziative a contrasto che la città è riuscita a mettere in campo in questi anni.
L’appello all’unità del centrosinistra: “O uniti o sconfitti”
Il pubblico ha applaudito i dialoghi tra Renzi e il sindaco, soprattutto riguardo alla annosa questione del centro sinistra, ora spaccato e non in grado di fare vera opposizione. Renzi continua: “Ora è più che mai necessario compattarsi, non c’è alternativa, in vista delle prossime elezioni dove sarà più che mai fondamentale l’affluenza. Le prossime elezioni in sostanza, saranno un referendum pro o contro Meloni”. Mattia Palazzi, sollecitato da Renzi, ha concordato sulla auspicata ipotesi di una unione delle opposizioni per creare una cabina di regia che favorisca e difenda le imprese dai dazi americani: “Anche il nostro territorio – continua il sindaco – sarà colpito pesantemente, il comparto agroalimentare è fondamentale, è necessario capire come difendersi e quali decisioni prendere”.
Politica estera e scivoloni del governo
L’attenzione si è focalizzata poi su importanti questioni di politica interna e internazionale. “Il globalismo fa bene, il sovranismo fa male”, ha continuato Renzi “Meloni cambia posizioni in base al consenso, le sue promesse sono state tutte disattese e la squadra di governo è davvero imbarazzante, ricordiamo tra le tante, la brutta figura fatta a livello internazionale quando è stato rimpatriato con un aereo di Stato, l’aguzzino libico Almasri, e più di recente, l’uso gravissimo del software Paragon per controllare l’informazione”.
Tornando al tema “caldo” dei dazi e dei rapporti con l’Europa, Renzi ha segnalato anche le dichiarazioni di Taiani e Salvini, ricordando molto ironicamente le loro parole tranquillizzanti. Il focus dell’incontro è che l’Europa deve essere coesa, in particolare l’Italia che, da sola, può essere spazzata via in un attimo se non si concordano strategie comuni, misure per le imprese e per i lavoratori che ne faranno le spese. Una importante dichiarazione di Renzi sul finire dell’incontro:” Giorgia Meloni, non può pretendere di fare gli interessi europei mantenendo buoni rapporti con Trump oltreoceano: deve stare dalla parte degli italiani, visto che è sovranista. Se interverrà in modo deciso e fattivo, staremo dalla sua parte, ma deve reagire”. A concludere un accenno al tema sicurezza “un leader deve proteggere il suo popolo” e un appello per ricostruire il centro sinistra, partendo dagli ideali.
Elisabetta Romano