Gaza, Sinistra Italiana: “È genocidio, il governo non sia complice. E no al riarmo”

MANTOVA – Una serata di riflessione e denuncia, quella organizzata ieri da Sinistra Italiana all’Arci Te Brunetti. Un’occasione per parlare di quanto sta avvenendo nella striscia di Gaza, del dramma umanitario in corso e delle responsabilità della politica italiana ed europea. In apertura, la proiezione di un documentario, utile a inquadrare – con immagini e testimonianze dirette – l’attuale catastrofe che colpisce la popolazione palestinese.

A condurre il dibattito Angelica Paroli, segretaria provinciale di Sinistra Italiana, con Claudio Cogno della segreteria mantovana e Fabian Odeh, consulente dell’Autorità Nazionale Palestinese. “A Gaza la popolazione è vittima di una sistematica violazione dei diritti umani. Mancano cibo, medicinali, cure sanitarie. Gli ospedali sono allo stremo. Si vive in condizioni disumane e l’aspettativa di vita si è drammaticamente abbassata. È in corso un genocidio”.

I numeri, pur incerti, sono sconvolgenti: circa 60mila i morti, la maggior parte donne e bambini. Una strage di innocenti. “Ma tutto questo si inserisce in un contesto storico che parte dal 1948, con un popolo costretto ad abbandonare la propria terra”.

Durante la serata si è discusso anche del ruolo della politica italiana. “Alleanza Verdi Sinistra – ha spiegato Paroli – ha promosso una mozione parlamentare insieme a M5S e PD: riconoscimento dei confini palestinesi, cessate il fuoco, stop commercio di armi con Israele, e sostegno ai mandati d’arresto per Gallant e Netanyahu. Ma la mozione è stata affossata e proprio ieri AVS l’ha ripresentata. Il governo Meloni, in più occasioni, ha evitato di prendere una posizione chiara. Anche in Europa, quando si è votato per rivedere gli accordi commerciali con Israele, l’Italia ha votato contro”.

Sul fronte locale, sono state approvate due mozioni presentate anche a Mantova dalla consigliera Gloria Costani. “Ma serve fare di più ed è per questo che continuiamo a spingere affinché l’Italia, a ogni livello, alzi la voce contro questo massacro”.

Infine, è stato ricordato l’impegno e il viaggio in Palestina di una delegazione parlamentare di AVS. L’appello è “alla pace, senza cedere alla retorica del riarmo: solo il dialogo, il diritto internazionale e la diplomazia possono evitare che questo conflitto degeneri ulteriormente”.