Il Pd vuole collaborare nelle regioni del nord-ovest per ragionare insieme su alcuni temi comuni e offrire un’alternativa alla destra. Segretari regionali e capigruppo di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia si sono incontrati questa mattina al Palazzo Lascaris di Torino per avviare il progetto comune. Il tema principale è stato ovviamente la sanità, a seguire infrastrutture e trasporti, sviluppo economico e transizione ecologica, tutti temi principali nelle politiche delle Regioni.
Gallo: “La sanità al centro”
“Abbiamo discusso di sanità – ha commentato Raffaele Gallo, capogruppo PD nel Consiglio Regionale del Piemonte – guardando al modello lombardo: in questi anni abbiamo lottato per non finire in quella direzione e rendere il modello sanitario sbagliato, noi pensiamo che la sanità pubblica debba essere il caposaldo e lavorare in maniera complementare col privato che non deve essere sostitutivo. Abbiamo discusso di infrastrutture e trasporti, delle grandi possibilità che offrono quelle che stanno costruendo nel nord ovest. Abbiamo parlato delle grandi sfide dello sviluppo, a partire dall’intelligenza artificiale che riusciremo a vincere se insieme come macroregione e non singolarmente”.
“No al modello Fontana in Lombardia”
“Porto i dati di Fontana – ha aggiunto Pierfrancesco Majorino, capogruppo PD in Consiglio Regionale della Lombardia – Quattro anni fa, 1 lombardo su 20 rinunciava alle cure per la tenaglia delle liste di attesa, oggi sono 1 su 9. Abbiamo poi 19mila case vuote totalmente inutilizzate mentre ci sono migliaia di persone senza casa. Le case di comunità sono una straordinaria opportunità per cui ci stiamo battendo in Europa e che non vengono utilizzate al momento su territorio lombardo”.
“Risolvere la questione trafori”
Sul tema delle infrastrutture e dell’ambiente si è espresso Luca Tonino, segretario regionale PD della Valle d’Aosta, regione chiave per quanto riguarda i trafori e l’energia verde. “Sulla viabilità – ha detto – i nostri due trafori nazionali stanno subendo delle criticità e anche coi problemi sulla A5, causati dal mancato dialogo col Ministero dei trasporti, rischiamo di essere una regione difficilmente raggiungibile, quando prima eravamo il corridoio tra Italia e Francia. Dobbiamo guardare alle questioni ambientali, non possiamo più pensare che le risorse siano illimitate: abbiamo problemi con la siccità che influisce sulla produzione di energia idroelettrica che produciamo senza produrre un grammo di CO2”.
“Il ragionamento che abbiamo provato a fare è quello di connettere un territorio che è interdipendente – ha dichiarato il capogruppo PD in Consiglio regionale della Liguria Luca Garibaldi – Vogliamo provare a costruire il messaggio che il futuro di questo territorio passa dal dialogo tra queste ragioni“.
Domenico Rossi: “Basta politiche sbagliate”
“Abbiamo visto come i problemi che i cittadini si prestano a vivere sono frutto di politiche sbagliate – ha concluso il segretario regionale del Piemonte Domenico Rossi – e le soluzioni a questi problemi sono sempre meno locali e sempre più condivisi. C’è il tema del trend demografico e sappiamo che nei prossimi 15-20 anni le politiche dovranno essere riviste pensando che la popolazione invecchia, ci sarà meno forza lavoro e più bisogno di medici e infermieri“.
Le elezioni regionali però si avvicinano e in Piemonte il PD non ha ancora trovato l’alleanza con il Movimento 5 Stelle, necessaria per pensare di poter infastidire la coalizione di centrodestra. “Oggi non abbiamo parlato né di candidature né di scenari interni alle elezioni piemontesi, non era questo il luogo – ha tagliato corto Rossi – ma per quanto riguarda i temi abbiamo parlato di come portare più a sud l’attenzione dell’Unione Europea che a volte sembra guardare da altre parti“.