Liste d’attesa e case di comunità, i dem all’attacco in Regione: “Da Bertolaso risposte insufficienti”

MILANO – Si è tenuta stamattina, in III Commissione Sanità, l’audizione, chiesta dal Gruppo regionale del Pd, dell’assessore al Welfare Bertolaso. Dal responsabile della sanità lombarda i consiglieri dem volevano risposte in merito all’attuazione della legge di riforma, alle liste d’attesa e alle Case di comunità.

“Quello che abbiamo ascoltato non ci è piaciuto per niente. È evidente che il continuo avvicendamento alla guida del Welfare regionale ha reso ancora più critica la situazione e Regione non riesce più a garantire cure adeguate ai cittadini lombardi che ne pagano le conseguenze”, commentano a fine audizione Miriam Cominelli e Paola Cortese, le consigliere regionali del Pd che hanno presentato la richiesta di audizione.

“Intanto, dell’attuazione della legge regionale 22 di riforma della sanità lombarda, approvata un anno fa, che vede delle 31 azioni previste solo 8 concluse e 3 in corso, l’assessore ha detto chiaramente di non saperne ancora nulla e si è riservato di approfondire il tema. Già questo la dice lunga”, continuano le dem.

“Sulle liste d’attesa sappiamo già tutto perché non ci sono novità rispetto a una conferenza stampa di qualche giorno fa dove abbiamo scoperto che Fontana, Bertolaso e il centrodestra sono intervenuti solo su 66mila prestazioni urgentissime, cioè non hanno garantito nemmeno quelle previste dalla legge – ribadiscono Cominelli e Cortese –. E considerato che le prestazioni in Lombardia sono decine di milioni, si tratta di una goccia nel mare, di una risposta tampone adatta solo alla campagna elettorale. Tra l’altro, lo stesso assessore ha confermato che l’agenda unica è lontana dal diventare realtà e le Ats continuano a non dialogare tra di loro”.

Infine, le Case comunità: “Alla richiesta di quali sono il progetto e il cronoprogramma per l’intero piano, Bertolaso, forse anche a seguito delle trasmissioni televisive che hanno dimostrato che si tratta per ora di contenitori vuoti, ha assicurato che non è nella sua mission aprire prima che queste strutture abbiano una funzione piena. Ma intanto Fontana continua le sue passerelle elettorali tra un’inaugurazione e l’altra. Chissà se Bertolaso sarà in grado di fermarlo…”, concludono le consigliere Pd.

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