Mantova risponde a Forza Nuova: “No al neofascismo in piazza”

Una recente manifestazione antifascista a Mantova

MANTOVA – “La manifestazione indetta dall’organizzazione neofascista Forza Nuova per il pomeriggio di giovedì 10 aprile in piazza Virgiliana è l’ennesima disgustosa provocazione a cui occorre rispondere con forza e intransigenza“. Così inizia la nota firmata da Cgil Mantova, Alleanza Verdi Sinistra Mantova, Arcigay La Salamandra, spazio sociale LaBoje!, associazione eQual, Coordinamento Mantova per la Pace, Anpi Cgil sezione “G. Rippa – V. Veronesi”, Anpi Mantova – sezione “F. Tolazzi” Non una di meno – Mantova.
“Un’adunata di alcuni tra i più impresentabili soggetti del panorama locale e nazionale: di questo si tratta. Con la solita scusa della difesa della città dal degrado e dall’insicurezza, a presentarsi in piazza saranno personaggi già ripetutamente condannati per reati di matrice fascista (ultimo in ordine cronologico: più di otto anni di carcere a Roberto Fiore per l’assalto e la devastazione di una sede della CGIL a Roma nell’ottobre 2021).
La retorica della lotta al degrado punta il dito contro le fasce popolari più emarginate, invece di affrontare i concreti problemi di disuguaglianze economiche e sociali, ed è la solita strumentalizzazione usata per veicolare concetti razzisti e xenofobi, come già accaduto col precedente presidio fascista dello scorso febbraio. In quell’occasione la città ha dimostrato qual è la migliore risposta a queste sfilate in camicia nera. La contro-manifestazione che ha riempito la piazza con centinaia di persone è stata il frutto di una risposta unitaria di cittadini, associazioni, partiti, collettivi che si riconoscono nel valore dell’antifascismo e riconoscono la necessità di reagire a qualsiasi tentativo di auto-legittimazione da parte delle organizzazioni neofasciste. Ora la storia si ripete, se possibile in maniera ancor più subdola, perché senza alcuna convocazione pubblica se non a poche ore dall’evento. E la provocazione è ancora più grave se si considera che arriva a pochi giorni dall’ottantesimo anniversario della Liberazione.
Gridiamo a tutta forza il nostro disgusto nei confronti di questa becera iniziativa, e ribadiamo che nella nostra città non permetteremo a chi fomenta odio e intolleranza di avere agibilità politica, meno che mai lo permetteremo a chi difende tutto quello contro cui la Resistenza ha combattuto e vinto. Mantova è antifascista” conclude la nota a cui se ne è aggiunta, nel giro di poco, una seconda sugli stessi toni, da parte delle forze politiche mantovane di centro e di centro sinistra, in questo caso firmata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, AVS, Azione, + Europa, Italia Viva, Psi e Rdicali.  
“Mantova, la sua storia ed i suoi valori non hanno nulla a che fare con quelli espressi da Forza Nuova, che giovedì 10 aprile, si è presentata in una nostra piazza ad introdurre la candidatura a Sindaco di Luca De Marchi, già Lega, già Casa Pound, già Fratelli di Italia.
Sono intervenuti in suo sostegno esponenti politici che non hanno mai rinnegato la loro
ideologia fascista. Conoscevamo già il pensiero del candidato. Ma portare Forza Nuova in città è una inaccettabile provocazione rivolta alla Mantova democratica, antifascista e figlia della Resistenza. L’ambigua natura di queste formazioni, continuamente al confine tra lecito e illecito, immerse nella connivenza con le dinamiche più oscure che ancora oggi minacciano la Repubblica, come ha ben dimostrato l’assalto alla sede Cgil di Roma del 2021, trova la nostra risposta ferma.
Chiediamo che anche tutto il centro destra mantovano ne prenda le distanze.
La migliore risposta davanti al tentativo di riportare l’Italia indietro nel tempo, contro le
conquiste dei lavoratori, contro i diritti acquisiti dai cittadini, contro le donne e gli uomini
che vogliono costruire una società davvero giusta e libera, è la mobilitazione continua e
l’attenzione estrema verso l’onda di estrema destra che cerca di sconvolgere l’Europa ed il
mondo intero. A dispetto dalla propaganda neo-fascista, Mantova non deve essere salvata, perché è un luogo che ha fatto della cultura, dell’accoglienza, della condivisione e del rispetto i suoi legittimi valori. Da sempre e ora. Mantova semmai deve essere difesa da chi genera disordine con continue provocazioni, fingendosi alfiere di una sicurezza che invece per primo vuole distruggere” conclude la nota con cui “i firmatari e le altre forze civili del territorio si schierano compatte, tenendo alta la bandiera dell’antifascismo e della democrazia”