Violenza e illegalità in viale della Favorita, De Marchi chiede un consiglio comunale straordinario

MANTOVA – Una seduta straordinaria del consiglio comunale da svolgere nel mese di luglio come segnale forte, da parte di amministrazione comunale e forze dell’ordine, per ripristinare la legalità nella zona di viale della Favorita e del Boma, dove negli ultimi tempi ci sono stati episodi gravissimi di violenza. E’ questa la richiesta del capogruppo di Fdi Luca De Marchi, inoltrata al presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, dopo la rissa di pochi giorni fa, nella quale è rimasto gravemente ferito un 23enne. Lo scorso anno, invece, nella zona si era verificato addirittura un omicidio.

“La rissa registrata pochi giorni fa nel parcheggio del Mascara – afferma il consigliere comunale – in realtà è solo l’ultima di una lunga serie di episodi criminosi che ormai caratterizzano da anni quella zona della città. Un ragazzo mantovano di ventenne lotta per la vita e desidero esprimere la mia vicinanza alla famiglia. Si tratta di una escalation pericolosa, che rappresenta l’ennesima bomba sociale per l’amministrazione Palazzi. Troppe volte il centrodestra ha chiesto al sindaco di adottare misure di sicurezza idonee per garantire la tutela dei cittadini e la vivibilità del territorio”.

“L’inerzia dell’amministrazione ha purtroppo consentito di trasformare molte zone della città in un nuovo “Bronx” dove vige la legge del coprifuoco, dove dopo le 17 la gente ha paura anche di uscire di casa per gettare la spazzatura – prosegue De Marchi -, dove i parchi sono frequentati solo da senzatetto in stato di alterazione alcolica, non certo da famiglie o bambini, e dove ormai c’è una vera guerra tra clan italiani e stranieri per il controllo di quel fazzoletto di territorio.

Per quanto ci riguarda, manderemo gli atti verbalizzati della seduta al ministro lamorgese attraverso la Prefettura , affinchè possa valutare la situazione con obiettività e verificare se sia necessario inviare unità di polizia per rafforzare la presenza delle divise, sotto organico da troppi anni

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