Brexit, Coldiretti Mantova: “A rischio export agroalimentare lombardo”

Carra, Coldiretti:

MANTOVA – Fiato sospeso per Coldiretti Mantova in caso di “No deal” Brexit. “Il Regno Unito rappresenta il quarto Paese di destinazione dell’agroalimentare lombardo, con un valore che supera i 500 milioni di euro, circa il 12-15% delle esportazioni agroalimentari lombarde – afferma il presidente di Coldiretti Mantova, Paolo Carra -. Formaggi, vino, riso, meloni, cocomeri, ma anche passata di pomodoro e salumi, prodotti ad alto valore aggiunto o ad elevata marginalità, che caratterizzano in particolare l’agricoltura mantovana, rischiano di essere penalizzati in un clima di incertezza. Solo il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano esportano per circa 85 milioni di euro”.

A livello nazionale, informa Coldiretti, le esportazioni di prodotti alimentari tricolori sono state pari a 3,4 miliardi di euro nel 2019. Dopo il vino, che complessivamente ha fatturato sul mercato inglese quasi 771 milioni di euro, spinto dal Prosecco Dop, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna ci sono i derivati del pomodoro per circa 350 milioni di euro nel 2020, ma rilevante è anche il ruolo della pasta, dei formaggi e dell’olio d’oliva.

Rischio semaforo. Un altro elemento penalizzante è dato dal sistema di etichettatura a semaforo, che rischia di mettere fuori gioco e bollare come sconsigliati prodotti cardine della dieta mediterranea.

Salvo intese negoziali auspicate o successivi accordi bilaterali che l’Italia dovrà eventualmente siglare con il Regno Unito, la transizione sarà graduale e soltanto dal 1° luglio 2021 si arriverà a regime, con lo scopo di dare alle imprese più tempo per organizzarsi. Le linee guida predisposte dall’Agenzia Ice stabiliscono che i controlli doganali all’importazione saranno introdotti in tre fasi: 1° gennaio 2021, 1° aprile 2021 e 1° luglio 2021, con attivazione delle procedure doganali diverse per modalità e tempistiche in relazione alla tipologia della merce.

Record di esportazioni. Intanto, con il rischio del no deal volano le esportazioni italiane di cibo e bevande Made in Italy in Gran Bretagna dove fanno registrare un balzo record del 4%, in netta controtendenza con l’andamento stagnante del commercio estero per emergenza Covid, come evidenziato da una analisi Coldiretti/Fondazione Divulga sugli effetti dell’ipotesi più probabile di No Deal sulla Brexit tra la Gran Bretagna e l’Unione europea.