MANTOVA – Non si placa la morsa del gelo. I termometri, secondo quanto rilevato da Coldiretti Mantova, nelle campagne la scorsa notte hanno registrato anche temperature di 6 gradi sotto lo zero, provocando numerosi danni ai frutteti, in particolare agli alberi di pere, ma anche alle fragole, ai kiwi, alle albicocche, ai meloni e alle angurie, con gli agricoltori che avevano appena trapiantato le piantine sotto tunnel che hanno registrato anche l’80% di mortalità e che saranno costretti a ripiantare, con un aggravio dei costi di produzione.
Da Sermide a Ostiglia, da Roverbella a Villa Poma, da Cavriana a Rivarolo Mantovano, è prematuro avventurarsi nella stima dei danni. Tecnici, funzionari e segretari di zona di Coldiretti Mantova stanno raccogliendo le segnalazioni dei produttori, consapevoli che le conseguenze di lunghe esposizioni sotto lo zero nel periodo primaverile si manifestano anche 3-4 giorni dopo l’evento e che la morsa artica ha imperversato sulla pianura mantovana per almeno tre notti di seguito.
Davide Guerzoni, giovane frutticoltore di Villa Poma con 3 ettari di pere e 5 ettari di vigneto per la produzione di Lambrusco, nelle ultime tre sere ha acceso consecutivamente l’impianto antibrina. “Le prime due notti, con una minima intorno a -2° C, l’impianto ha neutralizzato gli effetti del ghiaccio – racconta – mentre la scorsa notte, con una discesa del termometro a -6° C, si sono cotte le foglie dei peri e anche in vigna le gemme sono rimaste pesantemente danneggiate, anche se è prematuro quantificare l’entità”.
Ha funzionato il metodo di contrasto attivato tramite l’accensione di 20 candele a pellet per riscaldare l’atmosfera lungo il filare di 250 ciliegi. “Il metodo è utilizzato prevalentemente nei vigneti che producono uve ad alto valore aggiunto, da Montalcino alla Borgogna – spiega Guerzoni – e si è rivelato utile per evitare che la produzione di ciliegie fosse interamente compromessa. L’unico neo è il costo: per tre notti l’acquisto delle candele in acciaio e il pellet per alimentarle ha inciso per un costo intorno ai 270 euro”.
Confagricoltura: anche cereali e ortofrutta danneggiati dal gelo notturno
“Le temperature sotto lo zero di questi ultimi giorni – spiega Confagricoltura Mantova – hanno messo a dura prova diverse colture, colpite in una fase di crescita molto delicata”. È il caso dei cereali autunnovernini, come frumento e orzo, con le piante in fase di spigatura e dunque danneggiate dal freddo in un momento che potrebbe pregiudicarne il completo sviluppo. Dalla zona di Sermide e Felonica arrivano diverse segnalazioni per danni su meloni e angurie, trapiantati a marzo e ora a rischio sviluppo a causa del forte freddo, come segnalato dall’azienda agricola Talassi Gabriele. Spostandosi a Poggio Rusco, le aziende Piva Cristiano e Piva Matteo segnalano danni consistenti al pomodoro, con la quasi totalità dei trapianti di marzo andati persi, e un danno almeno del 30% sui cocomeri, piantumati nella seconda metà del mese scorso. Problemi anche con gli alberi da frutto, con i ciliegi della zona di Ceresara, già in fiore la settimana scorsa, danneggiati dal gelo notturno, oltre a peri e meli, già in fioritura nella Bassa mantovana. Campanello d’allarme anche per le barbabietole: “Sono una coltura molto delicata – precisa l’ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova – e si rischia di perderla completamente in caso di repentino calo delle temperature in questo periodo dell’anno”.