Raddoppio ferroviario Mantova-Piadena, Coldiretti chiede adeguate indennità a tutela del mondo agricolo

MANTOVA – Doppia riunione questa mattina in Coldiretti Mantova per affrontare il tema del raddoppio della tratta Mantova-Piadena, nell’ambito della linea ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova.

“Da parte del nostro sindacato – precisa Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova – non vi è alcun pregiudizio alla realizzazione dell’opera. Siamo consapevoli che un potenziamento infrastrutturale possa implementare il trasporto delle merci, fra le quali anche i prodotti agricoli e agroalimentari, con un beneficio sul traffico stradale e, di conseguenza, riducendo l’impatto ambientale. Allo stesso tempo, anche oggi ci troviamo a ribadire l’importanza dell’agricoltura nel tessuto economico provinciale”.

Lo scorso 8 gennaio i funzionari di Coldiretti Mantova hanno incontrato Vito Manita e Paolo Sega di Italferr, la società di Ferrovie dello Stato incaricata a programmare e progettare le tratte ferroviarie.

Coldiretti Mantova chiede, in particolare, un’indennità aggiuntiva per i proprietari e conduttori dei fondi agricoli che, a causa della configurazione del fondo derivante dalle opere di raddoppio, dovessero subire interruzioni della viabilità intra-ponderale e un maggiore distanziamento dai centri abitati.

Vengono chiesti anche il riconoscimento di una indennità annuale per un periodo di almeno tre anni derivante dai mancati redditi futuri, causati dalla diminuzione della fertilità e della produttività dei terreni, nel caso di aree destinate alla realizzazione di deposito temporaneo di materiali inerti come terre e rocce.

Nel caso di terreni espropriati e terreni occupati temporaneamente, si chiede la previsione di una indennità aggiuntiva, in grado di coprire le perdite economiche per mancato utilizzo dei titoli Pac e per la diminuzione della superficie all’impegno agroambientale o biologico.

Coldiretti Mantova, inoltre, chiede un trattamento omogeneo per l’indennità di esproprio e occupazione, così da non creare sperequazione fra proprietari e conduttori ubicati in comuni diversi, in quanto l’area interessata dal raddoppio della tratta ferroviaria Mantova-Piadena possiede caratteristiche omogenee.

Considerando che, ad opera terminata, dovranno essere ricostituite le barriere vegetali adiacenti alla ferrovia, si auspica che l’acquisto delle piante necessarie avvenga all’interno del territorio vivaistico cannetese, eccellenza del comparto a livello mondiale.

Infine, si propone che la pianificazione della percorrenza ferroviaria da Mantova a Codogno venga gestita nella sua interezza, così da causare i minori disagi possibili agli utenti, nel periodo di costruzione dell’opera.

In base alla progettualità, ricorda Coldiretti Mantova, l’inizio dei lavori è previsto nella seconda metà del 2022. La durata minima dell’opera è di 1.975 giorni, con un costo di 800 milioni.

Attualmente, l’iter è nella fase di approvazione del progetto definitivo ed entro l’estate si aprirà la Conferenza dei Servizi, che durerà 120 giorni e che coinvolgerà tutti gli enti interessati, dalla Regione alle Province, dai Comuni ai Consorzi di bonifica, fino alle organizzazioni di rappresentanza agricola e tutti gli stakeholder.