Soia, Coldiretti Mantova: “Campagna di raccolta positiva”. Prezzi sostenuti, previsto mantenimento valori elevati

MANTOVA – Buoni risultati per la soia in un’annata anomala per l’andamento meteo-climatico, che ha costretto gli agricoltori ad irrigare con maggiore frequenza rispetto all’anno scorso. È quanto rileva Coldiretti Mantova, che traccia un primo bilancio della campagna di raccolta di una delle colture simbolo del territorio, con oltre 15.500 ettari coltivati nel 2021, in crescita di oltre il 10% rispetto al 2020 per effetto prevalentemente del boom dei prezzi.

“Ho iniziato a raccogliere la soia di secondo raccolto, che si presenta di buona qualità, con un tasso di umidità al punto giusto – dichiara Claudio Beruffi, agricoltore di Casalmoro e allevatore di scottone di razza Blonde d’Aquitane –. Non ho subito danni da cimice, ma alcune incursioni delle lepri, che hanno rovinato qualche pianta”.

Fabio Perini, produttore di Ospitaletto, conferma un’annata all’insegna della “buona qualità”, con produzioni “un po’ leggere dove non è stato adeguatamente irrigato”.

Le quotazioni sul mercato si mantengono alte. Certo non i prezzi impazziti dello scorso giugno, quando si toccò la cifra record di 750 euro alla tonnellata, ma su valori superiori ai 530 euro, cioè oltre il 40% in più rispetto alle quotazioni dello stesso periodo del 2020.

Più contenute le mercuriali del prodotto estero, quotato – rileva Coldiretti Mantova su dati Teseo – in media 508 euro a settembre (+33,9% sul mese di settembre 2020).

I prezzi dovrebbero mantenersi elevati a livello mondiale anche nei prossimi mesi, secondo le stime del Dipartimento Agricoltura degli Stati Uniti, con Brasile e Usa principali produttori ed esportatori e la Cina principale acquirente su scala globale, proiettata a rafforzare le proprie scorte strategiche.

Fra gennaio e giugno – calcola Coldiretti Mantova su fonte Teseo – l’Italia ha importato quasi 1,29 milioni di tonnellate di soia, con una crescita del 17,4% rispetto al primo semestre del2020. Principali fornitori sono il Brasile, con una quota di mercato del 60%, gli Stati Uniti (16% del market share) e il Canada (14 per cento).

L’Argentina è, invece, il primo fornitore di farina di soia, con una quota di mercato del 66%, seguita dal Brasile (20%) e dagli Usa (7 per cento). Gli acquisti italiani di farina di soia sono diminuiti fra gennaio e giugno 2021 (-1,6% su base tendenziale), attestandosi a poco più di 784mila tonnellate.