Al Cemad-Gemelli sala ibrida ‘hi-tech’ per malattie gastroenterologiche

Un importante tassello arricchisce da oggi il Centro malattie apparato digerente (Cemad) della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma: la prima sala ibrida in Italia dedicata al trattamento endoscopico delle patologie gastroenterologiche. Si tratta di una sala operatoria in piena regola (Hybrid Operating Room), straordinariamente dotata al suo interno di apparecchiature di diagnostica per immagini all’avanguardia. La nuova sala ibrida ha avuto il sostegno di Fondazione Roma e del suo presidente onorario Emmanuele Francesco Maria Emanuele.  

“Quella oggi inaugurata – ha spiegato Antonio Gasbarrini, direttore del dipartimento di Scienze mediche e Chirurgiche del Gemelli e professore ordinario di Medicina Interna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma – è una delle pochissime sale ibride al mondo dedicata alle patologie gastroenterologiche e ospita due tecnologie di imaging avanzatissime in maniera integrata: una Tac 128 strati, in grado di muoversi su un binario dedicato per raggiungere il lettino operatorio dove è adagiato il paziente e un angiografo multiassiale robotizzato, una speciale apparecchiatura che consente di ottenere una proiezione radiografica dinamica da ogni possibile angolazione, in sede intra-operatoria”. 

“La nuova sala operatoria/endoscopica ibrida – aggiunge Guido Costamagna, direttore dell’Unità operativa di Endoscopia digestiva chirurgica del Gemelli e del dipartimento Universitario di Medicina e Chirurgia traslazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – si aggiunge alle 8 sale endoscopiche già esistenti, offrendo la possibilità di eseguire numerose e innovative procedure terapeutiche integrate endoscopiche/chirurgiche/radiologiche in tutti i distretti dell’apparato digerente. Grazie alla nuova sala ibrida, il nostro Centro, già ampiamente riconosciuto come riferimento nazionale e internazionale per l’approccio mini-invasivo di pazienti particolarmente complessi, si arricchisce ulteriormente nella capacità di offerta assistenziale, scientifica e didattica”.  

“Siamo oggi all’alba di una nuova era del Cemad – ha proseguito Gasbarrini – che prevede il nostro rinnovato impegno nel campo delle patologie epato-bilio-pancreatiche, con le attrezzature e gli spazi più moderni. Un sogno coltivato da tempo che oggi diventa realtà grazie alla straordinaria vision e generosità di Fondazione Roma e del suo presidente onorario, Emmanuele Francesco Maria Emanuele, e del presidente Franco Parasassi. 

“L’inaugurazione di oggi – ha sottolineato Emanuele – rappresenta una nuova tappa di un articolato percorso di collaborazione con il Policlinico Gemelli, che ho fortemente voluto fin dal 2016, allorché ero presidente della Fondazione Roma, quando ho intuito l’opportunità di dare vita un Centro di riferimento nazionale per il trattamento e la diagnosi delle malattie del sistema digestivo, percorso che oggi giunge ad un momento importante con il completamento della sala ibrida. Grazie ad essa – ha aggiunto – il Cemad ha le carte in regola per erogare prestazioni diagnostiche e di cura innovative e ad alta complessità, e per consolidare quella reputazione ormai di livello assoluto e internazionale, decretata dal riconoscimento del terzo posto nel mondo per l’anno in corso 2021 come centro di eccellenza per le malattie dell’apparato digerente attribuito dalla rivista americana ‘Newsweek’, soprattutto in virtù del convinto e ripetuto sostegno offerto dalla Fondazione Roma” 

“Oggi, dunque, sono particolarmente soddisfatto, perché ciò che avevo ipotizzato già diversi anni fa, prende felicemente corpo, ed anche perché la partnership con il Gemelli, anch’essa da me avviata tanto tempo fa, non cessa di produrre frutti straordinari e continuerà a produrne nel futuro anche di più strabilianti”, ha ricordato.  

“Voglio sottolineare in questa felice circostanza – ha rimarcato il presidente della Fondazione Roma, Franco Parasassi – che la Fondazione Roma accompagna il Cemad fin dalla sua ideazione e lo ha sostenuto dal 2016, erogando complessivamente quasi 4,8 milioni di euro, di cui 2,8 per la sala ibrida inaugurata oggi”.  

“Il nostro ringraziamento più sentito – ha commentato Carlo Fratta Pasini, presidente della Fondazione Policlinico Gemelli – va oggi al presidente onorario Emmanuele Emanuele e alla Fondazione Roma per la lungimiranza, la vicinanza e il costante sostegno offerti al Cemad, fin dalla sua nascita. Questo supporto costante ha consentito al Centro di raggiungere traguardi di eccellenza a livello internazionale nel campo delle malattie dell’apparato digerente, a beneficio di tutti i pazienti.” 

Il ‘cervello’ della sala ibrida è un sistema di video-integrazione di ultima generazione, elemento cruciale del sistema in quanto le sorgenti di immagine che il chirurgo utilizza sono molteplici. Il software di integrazione delle immagini è in grado ad esempio di fare una ‘road map’ automatica dei vasi sanguigni, per mostrare qual è il campo di attraversamento degli strumenti operatori; oppure di prolungare virtualmente lo strumento chirurgico in maniera da far ‘vedere’ al chirurgo quali sono gli organi attraverserà o quali nervi o vasi incontrerà su una determinata traiettoria. La Tac e l’angiografo possono essere richiamati sul campo operatorio in ogni momento, senza spostare il paziente. 

(Adnkronos)