(Adnkronos) – Arriva in Italia Idorsia, una start-up biofarmaceutica svizzera, leader nella ricerca e sviluppo di small molecules: nata nel 2017 da una scissione della ricerca e sviluppo di Actelion, Idorsia vanta un team di ricerca che ha lavorato insieme per oltre 20 anni. La prima importante innovazione portata da Idorsia riguarda l’insonnia, grazie a un farmaco di prossima immissione in commercio basato su un innovativo meccanismo d’azione: proprio per questo, occasione del lancio di Idorsia in Italia è la 16esima edizione dello World Sleep Congress, che quest’anno si tiene a Roma alla Nuvola dell’Eur e al quale partecipano oltre 2.000 esperti internazionali del sonno. Martine Clozel, Executive Vice President and Chief Scientific Officer Idorsia, ha fatto il punto sugli obiettivi dell’azienda: “Idorsia è un’azienda giovane, ha quasi 5 anni ma non di più, ma è un’azienda con una storia molta lunga: abbiamo fondato Actelion 25 anni fa con l’obiettivo dell’innovazione per passione. E’ lo stesso obiettivo che abbiamo adesso con Idorsia: abbiamo 450 persone impiegate nella ricerca di nuovi farmaci per fare la differenza nelle patologie che ancora oggi hanno bisogni insoddisfatti. In Italia e in altri paesi stiamo sviluppando gruppi perché vogliamo non solo ricercare ma anche sviluppare e commercializzare farmaci. Quella in Italia è una delle recenti affiliazioni di Idorsia nei paesi europei”. Presente anche Francesco Scopesi, General Manager Idorsia Italia: “In Italia il nostro obiettivo è quello, oltre a posizionare l’azienda, anche di diffondere le conoscenze sulle malattie di cui ci occuperemo, perché non sempre le malattie vengono considerate tali: ad esempio l’insonnia è molto spesso considerata un sintomo più che una malattia. Il nostro impegno è quelli di lavorare insieme alla comunità scientifica e alle istituzioni per far sì che la dignità dell’insonnia venga portata in alto rispetto alla malattia e non solo il sintomo”. Il Direttore del Centro di Medicina del Sonno IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, Luigi Ferini Strambi, ha fatto il punto sui progressi della ricerca contro l’insonnia: “L’insonnia è un problema molto rilevante, interessa circa il 15% della popolazione generale quando parliamo di insonnia cronica: quindi non semplicemente il problema di non aver dormito bene la notte. Oggi abbiamo molte opzioni terapeutiche per curare l’insonnia, la cosa importante è fare un giusto inquadramento e cercare di arrivare a una corretta diagnosi. La nuova categoria di farmaci funziona in maniera completamente diversa rispetto a quei farmaci che abbiamo finora che sfruttavano soprattutto l’azione sul sistema Gaba. Invece questi nuovi farmaci, questa nuova categoria, va a cercare di inibire i centri della veglia. Quindi andando a occupare i recettori di una sostanza che si chiama orexina, che è quella sostanza che mi fa stare molto sveglio, questi farmaci fanno sì che il soggetto possa più facilmente cadere in un sonno fisiologico”.
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