Boano (Novartis): “Con nuova terapia cambiamo la storia dell’anemia falciforme”

“Grazie a questo nuovo farmaco e lavorando in sinergia con gli esperti, i centri ospedalieri e le associazioni dei pazienti, dobbiamo e possiamo cambiare la storia dell’anemia falciforme. E’ già successo altre volte, lo abbiamo visto negli anni: quando si ha a disposizione una nuova terapia, in tal caso un anticorpo monoclonale mirato per le crisi vaso-occlusive (Voc) ricorrenti nell’anemia falciforme, insieme possiamo incidere sulla malattia e cercare di far emergere un sommerso importante che è pari a circa il doppio dei 2.500-2.800 pazienti registrati con un quadro clinico grave”. Lo ha detto Luigi Boano, General Manager Novartis Oncology Italia, durante la conferenza stampa online ‘Anemia falciforme: arriva in Italia la prima terapia mirata per la prevenzione delle crisi vaso-occlusive ricorrenti – Aifa approva la rimborsabilità di Adakveo* (crizanlizumab)’.  

“Questo risultato testimonia – ha aggiunto Boano – come il nostro continuo impegno nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative sia in grado di portare un cambiamento importante nella gestione dei pazienti con questa patologia, ad oggi orfana di soluzioni terapeutiche. Un impegno costante, continuo nel tempo che ci lega anche da punto di vista sentimentale e di grande vicinanza nei confronti dei pazienti con emoglobinopatie. Stando al fianco dei medici, delle associazioni dei pazienti, abbiamo visto in questi decenni cambiare l’aspettativa di vita dei pazienti talassemici, e auspichiamo che lavorando ancora insieme si possa incidere anche sulla qualità di vita e sulla durata di vita dei pazienti con anemia falciforme”.  

A crizanlizumab l’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha riconosciuto il requisito dell’innovatività condizionata che ha avuto un ruolo importante nella definizione del prezzo, circa 1.800 euro al mese a carico dello Stato (e mai del paziente). “Nel computo del valore del farmaco – ha evidenziato Boano – viene preso in considerazione anche l’impatto positivo che la terapia ha sulla riduzione delle ospedalizzazioni e dei giorni di degenza, oltre che sulla riduzione della frequenza delle Voc”.  

(Adnkronos)