(Adnkronos) – “Cerchiamo sempre di associare, allo sviluppo del prodotto biofarmaceutico, anche delle campagne che avvicinino, semplifichino un pochino la vita del paziente. Questo è il caso del sito ‘Vicini di pelle’ per le patologie autoimmuni della cute. Il sito nasce da una collaborazione tra associazione pazienti, società scientifica e azienda farmaceutica Abbvie. In questo senso ci sono diverse risorse che il paziente può trovare e che possono rendere migliore la sua esperienza di malattia”. Lo ha detto Davide Boy, Head of Medical Affairs Immunology di AbbVie intervenendo a Milano alla presentazione del sito ‘Vicini di pelle’, test online validato. Il primo vantaggio “fra tutti è un semplicissimo servizio di geolocalizzazione che, in qualche modo – spiega – lo aiuta a trovare il centro specialistico più vicino al punto in cui si trova in quel momento. Un altro tool, un altro strumento molto utile è un questionario Pest che sta Psoriasis Epidemiology Screening Test. E’ un test che aiuta il paziente con psoriasi a capire se c’è una probabilità elevata di avere anche un’artrite psoriasica associata a psoriasi. Questo test è stato validato da esperti esterni, da un gruppo di ricercatori degli Stati Uniti”.
“Il test – spiega Boy – consta di cinque semplicissime domande che indagano il dolore e il gonfiore di alcune articolazioni. Se il paziente risponde sì ad almeno tre di queste domande, la probabilità che effettivamente abbia un’artrite psoriasica oltre che la psoriasi sono piuttosto elevate. In questo caso il sito, sostanzialmente, invia il paziente al medico che lo indirizzerà a un reumatologo specializzato che validerà la diagnosi e prescriverà eventualmente una terapia. ‘Vicini di pelle’ è un supporto al medico di base o al dermatologo che seguono un paziente con psoriasi che ha delle manifestazioni articolari, tipicamente il dolore articolare, per aiutarli a capire quale sia la probabilità di avere effettivamente associata un’artrite psoriasica quindi una vera e propria infiammazione delle articolazioni”.
Come “azienda biofarmaceutica globale fortemente votata all’innovazione con l’obiettivo di avere un impatto significativo sulla vita delle persone – continua Boy – Abbvie non solo sviluppa prodotti biofarmaceutici altamente innovativi, ma vuole migliorare anche la comunicazione e l’informazione per i pazienti affetti da patologie autoimmuni in generale o delle altre aree come l’oncologia, le neuroscienze, l’oftalmologia, la virologia e anche la medicina estetica, dopo l’acquisizione alcuni anni fa di Allergan”.