Colacurci (Sigo): “Endometriosi malattia invalidante ma diagnosi tardiva”

(Adnkronos) – “L’endometriosi è una malattia dell’età riproduttiva fortemente invalidante, la cui diagnosi precoce è indispensabile. Tuttavia, trattandosi di una patologia misconosciuta viene diagnosticata ancora tardivamente. Per questo, in occasione della Giornata mondiale dell’endometriosi, che ricorre il 28 marzo, la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) attiverà il Numero verde 800 592 782, al quale le donne potranno esporre i loro dubbi, chiedere informazioni sia di tipo diagnostico che terapeutico, ricevendo in breve risposte dai ginecologi esperti”. Così Nicola Colacurci, presidente Sigo e Ordinario di ginecologia all’Università degli studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, intervenendo oggi alla presentazione dei Numeri verdi di pubblica utilità attribuiti alle società scientifiche Sin (nefrologia), Sigo (ginecologia e ostetricia), Anmco (cardiologia ospedaliera) e Soi (oftalmologia), accreditate presso il ministero della Salute e affiliate alla Federazione delle società medico scientifiche italiane (Fism). 

“La donna affetta da endometriosi – spiega Colacurci – consulta molti medici prima di arrivare a una diagnosi certa. Il ritardo nella diagnosi, però, oltre ad essere frustrante per la paziente ha anche un impatto sulla sua qualità di vita già messa a dura prova da una sintomatologia subdola. Da qui, la necessità di attivare un Numero verde di pubblica utilità e metterlo a disposizione delle donne che pensano di avere l’endometriosi o che presentano una sintomatologia che può supporre una patologia di questo genere. Le donne troveranno all’altro capo del telefono persone competenti che oltre a chiarire dubbi sulla malattia possono consigliare il centro della regione in cui vivono al quale rivolgersi e dove possono trovare una accoglienza a 360 gradi che permetta loro di migliorare la sintomatologia e la qualità di vita”.  

Questo servizio, precisa Colacurci “permetterà di rafforzare il principio di come la conoscenza della malattia sia il primo passo del percorso di cura” e di come una corretta prevenzione e una pronta diagnosi “possano fare la differenza. Questa esperienza – assicura – funzionerà sempre, grazie al lavoro di ginecologi esperti e di vari centri omogenei su tutto il territorio nazionale e che hanno dato la loro disponibilità per diventare il riferimento per le donne”.  

E sulla prevenzione in ambito ginecologico, il presidente della Sigo non ha dubbi: “è fondamentale in tutte le età della vita della donna – conclude -. Se io voglio diminuire il rischio di osteoporosi devo fare prevenzione in età giovanile, se voglio fare prevenzione dell’infertilità devo consigliare stili di vita che diminuiscano il rischio di malattie sessualmente trasmissibili, quindi inevitabilmente la prevenzione si fa su una popolazione non sintomatica e che non ha ancora sviluppato la malattia”.  

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