La pandemia modificato le reazioni e gli atteggiamenti dei cittadini in caso di sintomi influenzali come tosse e raffreddore. In Italia più di due persone su cinque (41%) hanno dichiarato di sentirsi più riluttanti a mostrare sintomi di tosse e raffreddore quando sono in pubblico e il 60% si isola automaticamente in casa. Il 37% dei consumatori non riesce a distinguere con sicurezza i sintomi di tosse e raffreddore da altri virus. E in questo scenario i farmacisti hanno la grande opportunità di colmare le lacune e le insicurezze dei consumatori. E’ quanto emerge da una nuova ricerca europea commissionata da Johnson & Johnson Consumer Health Emea in occasione della Giornata mondiale dei farmacisti, che si celebra il 25 settembre.
I risultati del sondaggio, condotto su 6.083 partecipanti (over 18) provenienti da tutta Europa mostrano che, ora più che mai, i cittadini sono alla ricerca di rassicurazioni, consigli e supporto sulla gestione dei sintomi influenzali più comuni. Sul campione italiano, composto da 1.021 intervistati, quando si manifestano tosse e raffreddore il 23% risulta essere più preoccupato nel richiedere ai farmacisti un consiglio su soluzioni terapeutiche adatte a trattare i sintomi di tosse e raffreddore, mentre 3 su 5 si isolano a casa. Tra gli intervistati che esitano a rivolgersi ai farmacisti per ricevere consigli sui sintomi di tosse e di raffreddore, vi è un 41% che afferma di aspettare dal ministero della Salute una direttiva ufficiale che comunichi ai cittadini di potersi affidare ai farmacisti locali per la valutazione dei sintomi influenzali di tosse e raffreddore.
“Il ruolo dei farmacisti non può essere sottovalutato, soprattutto dopo gli eventi degli ultimi 18 mesi e le continue incertezze che purtroppo emergono quotidianamente”, ha affermato Duarte Dias, presidente ed amministratore delegato di Johnson & Johnson Consumer Health Italy. “I risultati indicano chiaramente una mancanza di fiducia dei consumatori stessi nel comprendere correttamente da soli i sintomi influenzali e le cure più efficaci. Ecco perché investiamo in un continuo supporto ai farmacisti, figure fondamentali per aiutare i cittadini nella valutazione dei sintomi e fornire consigli e cure opportune al momento giusto”, aggiunge.
Con l’allentamento delle restrizioni in tutta Italia è emerso che il 20% delle famiglie italiane, durante il periodo estivo, è stato colpito dai virus invernali con estremo ritardo. Una situazione preoccupante che presume un potenziale aumento degli stati influenzali tra i cittadini, soprattutto con il rientro in presenza a scuola, al lavoro e l’avvicinarsi della stagione autunnale e invernale italiana. Il sondaggio indica il ruolo significativo che i farmacisti possono svolgere per supportare i consumatori in questo scenario di incertezza. Rispetto a 18 mesi fa, emerge che il 28% soggetti intervistati probabilmente darà priorità al vaccino antinfluenzale prima del prossimo inverno, inoltre il 40% indosserà sempre la mascherina in pubblico, nonostante l’allentamento di alcune restrizioni all’aperto, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno sintomi influenzali.
A seguito della continua incertezza e della diffusione ritardata dei virus invernali fuori stagione, “Johnson & Johnson Consumer Health – si legge in una nota – riconosce la sfida quotidiana che devono affrontare i farmacisti e le difficoltà che devono prepararsi a gestire nel prossimo autunno e inverno. Con una lunga esperienza nel sostenere 1,2 miliardi di pazienti grazie a scoperte d’avanguardia, marchi leader di mercato e risorse educative, l’azienda si impegna a innovare continuamente e sfruttare le proprie conoscenze per rendere le cure accessibili a tutti, aiutando così anche i sistemi sanitari pubblici, estremamente sovraccaricati dalla pandemia mondiale”.