Sono circa 50mila i ragazzi che saranno costretti a rimandare o a rinunciare al sogno di indossare un camice bianco. Nonostante i posti disponibili nelle facoltà di medicina italiane siano aumentati di più di 700 unità, su oltre 60mila iscritti ce la faranno solo 14.470. Questo significa che solo 1 studente su 4 avrà l’opportunità di studiare per diventare medico. Una sorta di lotteria, in cui non vince sempre chi è più bravo e meritevole ma spesso solo il più fortunato. “È un’assurdità, se consideriamo la grave carenza di medici che caratterizza il nostro Servizio sanitario nazionale”, dice Massimo Tortorella, presidente Consulcesi che, in una nota, torna a parlare del numero chiuso in vista del test di medicina ormai alle porte, in programma da domani, 6 settembre.
Non convince le modalità di selezione: “Da sempre – ricorda Tortorella – chiediamo una selezione più meritocratica, trasparente e giusta. Purtroppo, così non è, come confermato dalle irregolarità, e anche dai pasticci organizzativi, che ogni anno portano a migliaia di ricorsi attraverso i quali negli anni abbiamo consentito a numerosi candidati, ingiustamente esclusi, di entrare a Medicina”.
Tortorella si esprime anche sull’annunciata riforma della prova di ingresso di medicina. “C’è una riforma in corso? Vero, ma troverà il suo reale compimento solo il prossimo anno e chi l’ha ideata molto probabilmente non sarà al governo, quindi cosa possiamo aspettarci? L’ennesimo pasticcio normativo – continua – probabilmente, come quello che ha generato l’attuale sistema in cui l’accesso sta diventando sempre più questione ‘fortuna’ e l’erronea o inesistente pianificazione del fabbisogno nazionale sta mettendo in ginocchio il nostro sistema sanitario”.
“Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è che non può esserci una sanità che funziona senza un numero adeguato di operatori sanitari preparati”, evidenzia Tortorella. “Se in futuro non vogliamo trovarci con pochi medici, massacrati da turni di lavoro infiniti, dobbiamo agire prima. E cioè, già dalla selezione e formazione dei medici”, aggiunge. Almeno fino a quando ci saranno ancora decine di migliaia di ragazzi ancora interessati a intraprendere la professione medica. “Abbiamo un sistema che non valorizza i nostri professionisti”, sottolinea Tortorella.
Da qui l’appello del presidente di Consulcesi a considerare gli aspiranti medici come ‘persone’ e non ‘numeri’ e rinnova il suo impegno a fianco dei tanti giovani desiderosi di diventare professionisti della salute”. mettendo i propri esperti legali a disposizione dei ragazzi. “Oggi costruiamo la sanità del domani. Gli studenti che scegliamo di formare ora, infatti, saranno i medici a cui affideremo le nostre vite domani. Il momento della selezione, quindi, è cruciale non solo per i ragazzi – conclude – ma anche per il nostro Ssn. È necessario fare la cosa giusta: per gli studenti, offrendo loro la possibilità di realizzare il sogno di diventare medici; e per gli italiani, garantendo loro una sanità fatta di persone preparate e meritevoli”.
Il 6 settembre i legali Consulcesi saranno presenti in tutte le università italiane in cui si svolgeranno i test di medicina al fianco dei candidati per fornire informazioni e pronti a vigilare sulla regolarità della prova. Inoltre, come negli anni precedenti, verranno intraprese anche singolari iniziative di sensibilizzazione al tema che avranno il loro momento clou con un flashmob all’Università “La Sapienza” di Roma. Intanto, accedendo al portale numerochiuso.info sarà possibile avere tutte le informazioni utili in vista del test, tra cui anche un vademecum per scongiurare l’annullamento della prova.
In vista della prova di ingresso al corso di laurea in medicina di domani, 6 settembre, Consulcesi ha messo a punto un vademecum per gli studenti con la lista delle 10 azioni per scongiurare l’annullamento del test.
1) Non dimenticare di lasciare nel luogo indicato dai commissari tutto quello che si ha e che è vietato espressamente dal regolamento, ad esempio, il telefono, la calcolatrice, lo smartwatch, penne, matite, ecc;
2) Mai utilizzare il modulo delle risposte per appunti, calcoli o disegnini;
3) Non uscire fuori ai bordi della casella che si vuole barrare, perché il modulo delle risposte viene corretto da un lettore ottico e un segno fuori dalla casella potrebbe non essere riconosciuto;
4) Se si sbaglia a rispondere, basta annerire la casella sbagliata e mettere la X dentro quella giusta. Ma attenzione: si può correggere solo una volta;
5) Si può scegliere di non rispondere a una domanda, se per esempio si è già corretto la domanda e si vorrebbe fare ancora. Per annullare una domanda, occorre barrare il cerchietto che è posto a lato della domanda, tenendo presente che non si potrà più modificare questa scelta.
6) in caso di moduli mancanti segnalare alla commissione il problema in tempo. Ogni plico deve contenere: a) una scheda per i dati anagrafici che il candidato deve obbligatoriamente compilare, priva di qualsivoglia codice identificativo; b) i quesiti relativi alla prova di ammissione recanti il codice identificativo del plico nonché n. 2 fogli dedicati alla brutta copia; c) un modulo risposte dotato dello stesso codice identificativo del plico; d) un foglio sul quale sono apposti il codice identificativo del plico nonché l’indicazione dell’ateneo e del corso di laurea cui si riferisce la prova. Nel caso in cui uno o più candidati segnalino irregolarità in merito al plico ricevuto, il presidente della commissione o il responsabile d’aula ne verifica l’attendibilità e, se necessario, provvede alla sostituzione del plico. L’operazione deve risultare dal verbale d’aula unitamente alle relative motivazioni.
7) Accertarsi della corrispondenza dei codici alfanumerici presenti sulle etichette. Ogni candidato deve scegliere una coppia di etichette adesive identiche al termine della prova e apporre una delle due etichette sulla scheda anagrafica e l’altra sul modulo risposte. L’apposizione delle etichette deve essere a cura esclusiva del candidato che deve, quindi, sottoscrivere, in calce alla scheda anagrafica, la dichiarazione di veridicità dei dati anagrafici e di corrispondenza dei codici delle etichette applicate alla scheda anagrafica e al modulo risposte;
8) Il test va compilato esclusivamente con la penna nera che la Commissione d’esame consegna ad ogni singolo candidato.
9) Firmare subito la scheda anagrafica
10) Terminata la prova, i fogli con le domande vanno rimessi nel plico insieme a quello di controllo e depositati in una scatola apposita. Mentre le risposte vanno nella scatola sigillata su cui è scritto ‘Risposte’ e la scheda anagrafica in quella con la scritta ‘Anagrafica’. Tutte le informazioni sono disponibili sul portale numerochiuso.info.