Costanzo (Humanitas): “Upadacitinib inibisce prurito in dermatite atopica”

Si manifesta con la formazione improvvisa di cute secca e pruriginosa e di chiazze rosse con vescicole. E’ la dermatite atopica, che in Italia colpisce tra il 2 e l’8% degli adulti; la forma grave della malattia interessa decine di migliaia di pazienti. “I principali sintomi possono insorgere a qualunque età – afferma Antonio Costanzo, responsabile dell’Unità operativa di Dermatologia all’Humanitas di Milano – Il problema è che, quando la malattia fa la sua comparsa, ha un impatto devastante sulla qualità della vita dei pazienti, nelle forme moderate come in quelle severe. Il prurito, durante la notte, non li fa dormire ed è motivo di stress per tutto il giorno, insieme alla presenza di chiazze che possono comparire anche sul viso e sulle mani. Tra le cure a disposizione per il trattamento della dermatite atopica c’è l’upadacitinib, un farmaco che ha mostrato una spiccata attività clinica: inibisce il prurito, riduce la gravità della malattia e migliora la sintomatologia, di conseguenza ha effetti positivi anche sulla qualità della vita dei pazienti”.  

Le nuove terapie, tra cui il Jak-inibitore upadacitinib, utilizzate per tenere sotto controllo la dermatite atopica, sono fra i temi al centro del 30esimo Congresso dell’Accademia europea di dermatologia e venereologia (Eadv), in programma dal 29 settembre al 2 ottobre in modalità virtuale a causa delle norme anti-Covid.  

La dermatite atopica non risparmia neppure i più piccoli, sottolinea Costanzo. “Circa il 30% dei bambini sotto i 6 anni – spiega lo specialista – manifesta una dermatite atopica, i cui sintomi fortunatamente si risolvono: non a caso dai 12 anni in su la percentuale dei pazienti affetti” dalla malattia “si riduce moltissimo”.  

“L’upadacitinib – prosegue l’esperto Humanitas – fa parte degli inibitori delle Jak che sono delle chinasi, delle piccole proteine presenti all’interno della cellula, che segnalano l’infiammazione. Upadacitinib è in grado di inibire e bloccare il segnale infiammatorio e il prurito in breve tempo”.  

“I nuovi studi presentati al Congresso Eadv 2021 – riferisce Costanzo – ci dicono che è una molecola sicura ed efficace. Dai dati sull’efficacia dell’upadacitinib rispetto al farmaco più utilizzato per la dermatite atopica, l’anticorpo monoclonale dupilumab, emerge che si tratta di un farmaco con velocità di azione (riesce a spegnere il prurito in poche ore), e capace di mantenere nel tempo la pulizia della pelle dalla dermatite atopica, almeno fino ad un anno. Questo farmaco, è stato dimostrato in uno studio testa a testa presentato in occasione del Congresso Eadv, è superiore a dupilumab perché riesce a pulire dalla dermatite atopica molti più pazienti (30%) rispetto a quanti riesca a pulirne dupilumab. Anche nella pratica clinica, abbiamo riscontrato nei nostri pazienti dei livelli di miglioramento rapido che si mantengono nel tempo. Sicuramente si tratta di una novità molto interessante che speriamo possa essere a disposizione dei nostri pazienti nei prossimi mesi”.  

Anche il Comitato per i medicinali ad uso umano (Chpm) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha rilasciato il proprio parere positivo per upadacitinib (nome commerciale Rinvoq*), inibitore orale selettivo e reversibile di Jak, per il trattamento di adulti (15 mg o 30 mg, una volta al giorno) e adolescenti a partire dai 12 anni di età (15 mg, una volta al giorno) con dermatite atopica da moderata a severa, candidati alla terapia sistemica. Upadacitinib è inoltre in fase di sviluppo clinico in altre patologie infiammatorie immunomediate.  

Il parere positivo del Chmp è supportato dai dati clinici provenienti dal programma di sviluppo di fase III che ha valutato oltre 2.500 pazienti con dermatite atopica da moderata a severa in tre studi clinici: Measure Up 1, Measure Up 2 e Ad Up. Nel corso dei tre studi, entrambi i dosaggi di upadacitinib hanno soddisfatto tutti gli endpoint primari e secondari, dimostrando un miglioramento rapido e significativo della clearance cutanea e una riduzione del prurito rispetto al placebo alla settimana 16 nei pazienti con dermatite atopica da moderata a severa. Gli eventi avversi più comunemente riportati nei pazienti trattati con upadacitinib sono stati acne, nasofaringite, infezioni del tratto respiratorio superiore, cefalea, aumento della creatinfosfochinasi (Cpk) ed herpes orale.  

“Il fatto che l’Ema abbia approvato questo farmaco per il trattamento della dermatite atopica sia negli adulti che negli adolescenti – commenta il dermatologo – è un passo in avanti enorme, perché adesso possiamo essere in grado di controllare velocemente la malattia e i suoi sintomi che impattano sulla qualità della vita, anche dal punto di vista delle relazioni sociali, in maniera terribile. Ci sono adolescenti che si rinchiudono in casa a causa della malattia. Con questa nuova classe di farmaci, finalmente, i pazienti possono tornare a vedere la luce”.  

(Adnkronos)