(Adnkronos) – La variante Omicron 5 di Sars-CoV-2 e i suoi discendenti perdono terreno nel mondo. A insidiarli è la famiglia di Omicron 2 che ora cresce spinta dal suo sottolignaggio di punta, Centaurus per i social, cioè BA.2.75 e affini. C’è movimento in casa Omicron, anche se BA.5 con i suoi ‘figli’ continua a essere dominante a livello globale: rappresenta il 68,4% delle sequenze virali inviate alla banca dati Gisaid nella settimana 48 (dal 28 novembre al 4 dicembre), ma la prevalenze di questi lignaggi sta diminuendo. A tenere alta Omicron 5 è Cerberus, BQ.1 e figli, che è al 42,5%. Ma gli ultimi dati disponibili vedono in particolare BA.2 rialzare la testa insieme ai suoi discendenti, principalmente a causa di Centaurus e figli: insieme ora sono in aumento e rappresentano il 12,6% delle sequenze depositate nella settimana monitorata dall’Organizzazione mondiale della sanità.
BA.4 e i suoi lignaggi sono in declino, con una prevalenza che si attesta a 1,2% alla settimana 48. Le sequenze non assegnate (presumibilmente Omicron) rappresentavano il 12,2%, mentre la voce ‘altri lignaggi’ pesa per il 5,9%. Questo il quadro che emerge dall’ultimo aggiornamento settimanale su Covid, pubblicato dall’Oms. A livello globale, fa notare l’Agenzia Onu per la salute, ci sono “6 varianti attualmente sotto monitoraggio che” hanno in mano la situazione e “rappresentano il 72,9% della prevalenza alla settimana 48”. Questi mutanti “hanno sostituito precedenti lignaggi discendenti di BA.5: sono BQ.1 (42,5%), BA.5 con una o più fra 5 mutazioni (13,4%), BA.2.75 (9,8%), il ricombinante XBB ‘Gryphon’ (6,1%), BA.4.6 (1%) e BA.2.30.2 (0,1%).
Sulla base delle evidenze attualmente disponibili, “non c’è indicazione di una maggiore gravità associata a queste varianti sotto monitoraggio rispetto ai precedenti lignaggi Omicron”, ribadisce l’Oms che nel precedente aggiornamento aveva anche fatto il punto sull’evoluzione delle varianti discendenti di Omicron, evidenziando che questa ‘versione’ super affollata di Sars-CoV-2 “continua a mostrare una diversificazione genetica e ha portato” ormai “a più di 540 lignaggi discendenti e più di 61 ricombinanti. Tuttavia, solo alcuni di questi continuano ad aumentare in prevalenza, mentre altri rimangono solo a pochi rilevamenti”.