“Per le nuove varianti del Covid 19, Eris compresa, il test antigenico resta valido”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, spiegando che “qualche dubbio potrebbe esserci per Pirola perché con oltre 33 mutazioni di differenza rispetto a tutte le altre, si discosta dal punto di vista immunogenetico e risulta diversa da tutto il ‘brodo’ delle varianti fino ad ora emerse”.
Per Ciccozzi un approfondimento scientifico sul tema è utile anche perché, sul piano clinico, “a livello di osservazione, non scientificamente provato, sono stati osservati casi di persone con sintomi tipici dell’infezione da Covid ma negativi al test antigenico”. Diverso il test molecolare “a cui sicuramente non sfugge nessuna variante”, sottolinea.
In questo contesto, oltre alle necessarie valutazioni per capire se rispetto a Pirola il test antigenico può essere ancora valido, “il consiglio, in caso di sintomi, è stare casa al di là del tampone”. Ma resta anche importante, una volta usciti di casa dopo due o tre giorni, “l’uso della mascherina se si incontrano persone fragili e anziani”.