De Dominicis (J&J MedTech): ‘tecnologie digitali per una sanità sostenibile’

(Adnkronos) – “Per la sostenibilità del sistema sanitario puntiamo sulle tecnologie digitali. Siamo convinti che queste possano offrire opportunità per arricchire l’accesso e la qualità della formazione professionale della classe chirurgica, contribuire a ottimizzare le risorse del sistema sanitario e personalizzare i percorsi di cura”. Così Silvia De Dominicis, amministratore delegato e presidente Johnson & Johnson MedTech Italia, in una nota diffusa durante il 40.esimo Congresso Acoi (Associazione chirurghi ospedalieri italiani), in corso dal 18 all 21 settembre a Riva del Garda. 

Al congresso Acoi dal titolo ‘Verso una migliore performance’, J&J ribadisce il suo obiettivo di sostenibilità: innovare per supportare il sistema sanitario a trattare un maggior numero di pazienti, con un occhio sempre attento non solo agli outcome clinici ma anche alla qualità della vita, del paziente e nonché alla salute del pianeta in cui viviamo, fortemente legata alla salute dell’uomo. In tema di sostenibilità economica e sociale del sistema sanitario, al congresso, J&J offre innovazione e formazione a sostegno dei chirurghi e delle loro performance per affrontare il recupero degli interventi mancati e dei casi sempre più complessi, conseguenza dei ritardi diagnostici e assistenziali post pandemia. 

I chirurghi del congresso Acoi – si legge nella nota dell’azienda – avranno l’opportunità di esercitarsi con i prodotti J&J all’interno del Training Village, nonché di conoscere più da vicino i servizi e le soluzioni tecnologiche che l’azienda propone per aiutare operatori sanitari a rendere più efficace ed efficiente il percorso di cura nelle fasi pre, intra e post-operatorie. Il ruolo delle tecnologie e il ruolo attivo dei pazienti è determinante, nel futuro immaginato da J&J, per riuscire a trattare più pazienti con l’obiettivo di migliorare gli esiti clinici e la gestione delle risorse umane ed economico finanziarie. “Siamo convinti – sottolinea De Dominicis – che ognuno possa contribuire alla ripartenza e al futuro della salute: cittadini e pazienti devono essere adeguatamente informati per poter diventare parte attiva fondamentale del percorso di prevenzione e cura”.  

Proprio puntando all’empowerment del paziente – sempre in tema di sostenibilità economica e sociale del sistema sanitario italiano – J&J MedTech pone durante il congresso anche l’accento sul problema delle infezioni del sito chirurgico, presentando ai chirurghi la campagna di prevenzione ‘Punti di differenza’, rivolta ai pazienti. 

Le infezioni del sito chirurgico – ricorda J&J nella nota – rappresentano ancora oggi in Italia uno dei principali motivi di re-ospedalizzazione, gravando molto sulle risorse già contingentate del sistema sanitario e, a maggior ragione in un periodo di ripresa post pandemica, impattando negativamente anche sul recupero delle liste di attesa, nonché sulla ripresa veloce delle condizioni di salute del paziente. Un paziente informato e supportato dal proprio chirurgo può contribuire attivamente alla prevenzione del rischio di insorgenza di tale problematica, da qui l’attenzione al suo coinvolgimento. Sul tema delle infezioni del sito chirurgico, Acoi ha recentemente portato a termine il progetto ‘Acoissima’ pubblicando le raccomandazioni per la prevenzione delle Infezioni del sito chirurgico sul ‘Giornale di chirurgia – Journal of Italian Surgical Association’. 

Ultimo, ma non certo per importanza, il focus che J&J Medtech insieme ad Acoi rivolge durante questo congresso all’aspetto ambientale della sostenibilità. Ogni chirurgo, allo stand dell’azienda, potrà calcolare le emissioni di CO2 prodotte dalla propria presenza all’evento. Emissioni che verranno compensate grazie alla partnership di J&J Medtech Italia con Treedom che si occuperà di piantare un albero per ogni persona che prenderà parte all’iniziativa. La collaborazione è stata messa a disposizione del congresso Acoi per sensibilizzare la comunità dei chirurghi all’impatto delle attività di gestione della salute sull’ambiente: si stima infatti che oltre il 38% dell’impronta ecologica complessiva sia determinata dai sistemi sanitari. 

“È la prima volta che nel congresso Acoi poniamo il tema della sostenibilità ambientale tra i temi importanti di questa edizione congressuale – afferma Marco Scatizzi, presidente Acoi – Crediamo che molte delle sfide che la nostra comunità scientifica si trova oggi ad affrontare nella cura dei cittadini siano in parte l’effetto di scellerati comportamenti perpetrati nei confronti del pianeta in cui viviamo e, per il future – aggiunge – dipenderà anche da noi spezzare questo circolo poco virtuoso. Si tratta di un tema sul quale vogliamo iniziare a sensibilizzare la nostra comunità e per questo ci piaceva iniziare dal rendere sostenibile intanto il nostro 40.esimo congresso invitando i nostri associati a riflettere sui comportamenti che ognuno può adottare per ridurre l’impronta ambientale nell’esercizio delle nostre attività”.  

(Adnkronos)