Diabete, 2 penne smart riutilizzabili e ricaricabili per gestione malattia

(Adnkronos) – Dei 4,5 milioni di persone con diabete in Italia circa il 26% assume insulina da sola o in combinazione con altri farmaci, secondo i dati del Rapporto Arno Diabete, ma nonostante la disponibilità di insuline di ultima generazione, l’80% dei pazienti non raggiunge il target glicemico necessario per scongiurare le complicanze, spesso a causa di errori di dosaggio e dimenticanze di somministrazioni del farmaco. Per questi pazienti Novo Nordisk ha sviluppato due penne smart riutilizzabili e ricaricabili, NovoPen* 6 e NovoPen Echo* Plus, per gestire la malattia tramite la somministrazione e il monitoraggio della terapia. Lo ha annunciato Novo Nordisk.  

“Una terapia insulinica appropriata e ‘ragionata’ è ancora oggi imprescindibile per una parte della popolazione con diabete – afferma Paolo Di Bartolo, direttore Uo Diabetologia di Ravenna, presidente Fondazione Amd – Tale approccio terapeutico è parte fondamentale del percorso di cura messo a disposizione per questi pazienti, il cui scopo è prevenire il rischio di sviluppare complicanze croniche che potrebbero compromettere la qualità e la ‘quantità’ della vita dei nostri pazienti. Per una parte dei nostri pazienti, non raramente, vi sono ritardi nell’inizio della terapia con insulina, una vera e propria inerzia, e ciò è dovuto sia a paure e diffidenza da parte dei pazienti, più che comprensibile visto l’importante impegno richiesto fino ad ora ai pazienti insulino-trattati, sia nella carenza di risorse e tempo delle diabetologie per una efficace educazione all’autogestione della terapia insulinica. Le smart pen e le App dedicate a guidare il paziente alla identificazione della giusta dose di insulina, sempre supportati da una adeguata educazione terapeutica, il monitoraggio continuo del glucosio, risultano essere una grande opportunità per le persone con diabete insulino-trattate”. 

Il controllo glicemico richiede una “valutazione continua delle modalità di somministrazione di insulina, per cui i pazienti devono effettuare rilevazioni frequenti e precise – sottolinea Paolo Fiorina, professore ordinario endocrinologia, direttore Ssd Diabetologia Asst Fatebenefratelli Sacco – Questo può rivelarsi molto oneroso per i pazienti, dato che si tratta di diverse somministrazioni giornaliere e capita spesso che si dimentichino o, annotando i dati a mano, lo facciano in modo poco accurato e impreciso, rendendoli così inutilizzabili per il medico. Dati affidabili su ogni singola somministrazione, in parallelo ai dati di monitoraggio della glicemia e delle abitudini alimentari, permettono al diabetologo di personalizzare e adattare la terapia e prevenire così le complicanze della malattia”. 

Novo Nordisk presenta oggi le due penne smart riutilizzabili e ricaricabili, NovoPen* 6 e NovoPen Echo* Plus – riporta una nota – che permetteranno alle persone con diabete di gestire il controllo glicemico e quindi la malattia. Tramite i due dispositivi, ogni volta che il paziente effettua un’iniezione, verranno rilevate e memorizzate le informazioni riguardo la dose somministrata, le unità assunte, il tempo trascorso dall’ultima somministrazione, ora e data di tutte le dosi iniettate (fino a 800 dosi, corrispondenti ad almeno tre mesi di terapia) e dati di controllo del flusso. Inoltre, le penne possono interfacciarsi con diverse app per il diabete, come FreeStyle LibreLink di Abbott, Glooko*, mySugr* di Roche e con software gestionali utilizzati dalle strutture sanitarie. Le informazioni sulla somministrazione del farmaco rilevate possono quindi essere utilizzate in parallelo ai dati di monitoraggio della glicemia, permettendo di evidenziare la relazione tra iniezioni di auto-somministrazione effettuate e i relativi livelli glicemici. Infatti, le penne supportano la comunicazione in prossimità (Nfc – Near Field Communication), per cui è possibile trasferire la cronologia delle iniezioni a uno smartphone, un tablet, un Pc, per tenere un registro personale. 

“Un importante cambiamento che ha preso slancio negli ultimi due decenni è l’aumento del numero di persone con accesso a computer e Internet che si sentono a proprio agio nello scambio di dati con mezzi elettronici – commenta Luigi Laviola, professore ordinario di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina di Precisione e Rigenerativa e Area Jonica Università degli studi di Bari – Ciò ha facilitato il maggiore utilizzo dell’assistenza con telemedicina anche nel diabete, con una gestione personalizzata e adattata in tempo reale. Oggi parlare di digitalizzazione del diabete significa immaginare una strategia in cui il singolo dispositivo, il singolo software, la singola soluzione digitale sia iscritta all’interno di un percorso che vuole rendere la vita più semplice. Le smart pen ricordano al paziente quando ha somministrato la terapia e quante unità, rendendo più semplice la gestione della malattia per la persona con diabete e fornendo dati più precisi al diabetologo”. 

“I recenti progressi nelle tecnologie di erogazione dell’assistenza sanitaria come applicazioni per smartphone, telemedicina, m-health, connettività dei dispositivi, tecnologia di apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale – aggiunge Concetta Irace, professore ordinario dell’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro – hanno portato a un sostanziale miglioramento del controllo glicemico. È fondamentale aumentare il coinvolgimento e la cooperazione dei pazienti nell’autogestione del diabete e favorire la condivisione elettronica dei dati tra operatori sanitari e pazienti per raggiungere una personalizzazione costante nella terapia grazie a una visione completa della glicemia e dell’insulina. Dobbiamo sfruttare al meglio le tecnologie che abbiamo oggi a disposizione per poter aiutare i pazienti a raggiungere i propri obiettivi e una qualità di vita sempre migliore, riducendo l’invasività della malattia nella vita quotidiana”. 

Anche per Daniela D’Onofrio, fondatrice e direttrice Portale Diabete, “è indubbio che l’ultimo decennio abbia visto una vera rivoluzione nella terapia e cura del diabete: dalle nuove insuline, ai sensori, ai microinfusori, tutto ha contribuito a rendere più semplice (o meno difficile, se vogliamo) la gestione della malattia e di conseguenza la vita delle persone con diabete”. Questi “nuovi device – evidenzia – si aggiungono, si affiancano a quelli già citati e vanno a “coprire” una fascia vasta di pazienti. Per le persone in multiniettiva non è infrequente, per la mia esperienza quotidiana, il dubbio se ci si sia somministrata la dose di insulina o quanta insulina per quel determinato pasto. E questo tutti i giorni, 3/4 volte al giorno, generando spesso ansia. Poi ci sono le visite o comunque i contatti con il proprio curante e sappiamo tutti quanto poco sia il tempo di visita. Sappiamo che il “diario” non si usa più. Poter scaricare con un click dati, informazioni, consentirà al curante di avere un quadro certo ed affidabile degli ultimi mesi. Queste nuove penne, quindi, aiuteranno le persone con il diabete a meglio gestire la terapia, in modo più chiaro e consapevole e al tempo stesso faciliteranno i rapporti con il proprio diabetologo”. 

“Novo Nordisk è da sempre impegnata per fornire soluzioni all’avanguardia a sostegno delle esigenze delle persone con diabete e dei medici – conclude Drago Vuina, General Manager e Corporate Vice President Novo Nordisk Italy – Oggi siamo felici di annunciare l’ingresso nella Digital Health, passo fondamentale per avanzare ulteriormente nella cura e nella terapia di questa malattia. Le nuove tecnologie presentate oggi vogliono ridurre l’immenso peso quotidiano di questa malattia cronica e portare a un miglioramento nella qualità della vita delle persone”.  

(Adnkronos)