“L’uso di un ausilio non appropriato può generare nelle persone con disabilità patologie collaterali, non diretta conseguenza della disabilità del paziente, e questo per il Servizio sanitario nazionale rappresenta un costo”. Così Alessandro Berti, presidente ausili di Confindustria dispositivi medici, è intervenuto durante il webinar ‘Ausili complessi e inclusione: le persone al centro nella proposta di Confindustria dispositivi medici’, spiegando come le gare d’appalto generalizzate su questo tipo prodotti – causate dalla mancata applicazione da parte delle Regioni delle disposizioni all’art.30 del Dpcm del 12 gennaio 2017 – abbia impedito l’assegnazione dell’ausilio appropriato ai pazienti.
“Noi imprese non siamo contrarie in assoluto alle gare d’appalto – ha precisato – Il problema sono le gare pessime. Sugli ausili standard si possono anche fare le gare, purché non siano a ribasso e si valorizzi la qualità”.
“Questa stortura – ha concluso Berti – ha innescato un diverso trattamento alle persone con disabilità da regione a regione ed è demoralizzante, sia per chi fa questo lavoro sia per chi mette a punto le tecnologie degli ausili”.