Giornata obesità, ‘pasta e dieta mediterranea efficaci per perdere peso’

(Adnkronos) – Se è vero che la ‘globesity’, termine che esprime la globalità di sovrappeso e obesità, si contrasta con scelte alimentari corrette e uno stile di vita attivo, la scienza evidenzia che pasta e dieta mediterranea sono una valida soluzione per combatterla e prevenirla anche a tavola. In occasione della Giornata mondiale dell’obesità (4 marzo) Barilla conferma l’impegno per portare la dieta mediterranea e il cibo buono e sostenibile nel mondo. In una nota, l’azienda alimentare ricorda che, dal 2010, ha migliorato il profilo nutrizionale di quasi 500 prodotti e continua a sostenere progetti educativi come ‘Giocampus’ e ‘sì.Mediterraneo’ per promuovere corretti stili di vita alimentari nelle scuole e sul posto di lavoro, e che hanno coinvolto 20 mila bambini e tutto il personale, nel mondo. 

Secondo le proiezioni diffuse in occasione della Giornata dell’obesità dalla World Obesity Federation (Wof) – si ricorda nella nota – entro il 2035 oltre la metà della popolazione mondiale sarà in sovrappeso o in stato di obesità, con un impatto economico di oltre 4 trilioni di dollari all’anno. Anche perché l’obesità spesso induce lo sviluppo di malattie croniche, quali diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori, oltre a essere limitante per lo svolgimento di una vita sana e attiva. 

Una ricerca dell’Università di Parma, pubblicata su ‘Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases’, ha dimostrato che le persone che hanno adottato un regime alimentare ipocalorico in linea con i principi della dieta mediterranea e con la pasta al centro (High pasta) non solo hanno perso più peso, mantenendolo anche dopo la fine del modello alimentare seguito, ma hanno riferito ulteriori benefici sulla qualità della vita e sulla salute fisica percepita. Lo studio dimostra come sia possibile raggiungere gli obiettivi di perdita di peso senza necessariamente escludere alimenti specifici, come ad esempio la pasta.  

Un altro studio italiano – si legge ancora nella nota – ha ulteriormente evidenziato la superiorità e le solide basi scientifiche della dieta mediterranea, la migliore per gestire il peso e per prevenire le malattie croniche non trasmissibili, prima di tutto il diabete di tipo 2. Realizzato dal Gruppo Giovani della Sinu (Società italiana di nutrizione umana) e pubblicato su ‘Advances in Nutrition’, lo studio ha esaminato circa 80 tra revisioni e meta-analisi disponibili per analizzare le 11 diete più popolari (low carb, iperproteiche, ipolipidiche, paleolitica, dieta zona, mima-digiuno, vegetariana, nordica, portfolio, Dash e dieta mediterranea), valutando gli effetti sui parametri antropometrici (prima di tutto il peso corporeo) e i fattori di rischio cardiometabolico. I risultati mostrano che un modello alimentare bilanciato come la dieta mediterranea risulta il più efficace nel miglioramento del peso corporeo e nella riduzione dei fattori di rischi cardiometabolici. 

Barilla è presente in oltre 100 Paesi in cui porta ogni anno più di 2 milioni di tonnellate di cibo ispirato alla dieta mediterranea, che – rimarca l’azienda – è buono, nutrizionalmente equilibrato e da filiere sostenibili. In particolare, la produzione di pasta e sughi, il necessario per ‘assemblare’ il piatto simbolo della dieta mediterranea, rappresenta oltre il 50% del fatturato. L’azienda alimentare fa sapere che, impegnata a migliorare costantemente il profilo nutrizionale dei prodotti, dal 2010 ha riformulato 488 prodotti per ridurre il contenuto di grassi, grassi saturi, sale e/o zucchero o incrementando il contenuto di fibre.  

Con il progetto educativo Giocampus, dedicato al benessere delle generazioni future attraverso un programma innovativo – unico in Italia – di educazione fisica e alimentare per i bambini tra i 5 e i 14 anni, in 22 anni ha coinvolto quasi 20mila bambini in attività dedicate all’educazione alimentare, motoria e corretti stili di vita, informa Barilla. Mentre ‘sì.Mediterraneo’, nato da una collaborazione tra il Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Università degli Studi di Parma, ha permesso di sensibilizzare tutte le persone Barilla nel mondo sui benefici della dieta mediterranea e sulle abitudini alimentari corrette. 

(Adnkronos)