Indicare calorie nei menu può ridurre morti cardiovascolari, studio

(Adnkronos) – Indicare le calorie nei menu può ridurre le morti per malattie cardiovascolari. A suggerirlo è uno studio condotto in Inghilterra da ricercatori dell’University of Liverpool. Si tratta delle prime stime dell’impatto dell’attuale legislazione sull’etichettatura delle calorie nel Paese, norme che si applicano solo alle grandi attività di ristorazione extra domestica. Le stime in questione suggeriscono che la politica adottata potrebbe prevenire o posticipare circa 730 decessi per malattie cardiovascolari tra il 2022 e il 2041. 

Gli autori dell’analisi pubblicata su ‘The Lancet Public Health’ calcolano che i maggiori benefici per la salute si avrebbero se la politica venisse implementata in tutte le attività alimentari extra domestiche inglesi, con circa 9.200 decessi per malattie cardiovascolari potenzialmente prevenibili nei prossimi 20 anni in questo scenario. Secondo gli esperti, estendere questa etichettatura delle calorie a tutte le attività alimentari extra domestiche potrebbe massimizzare i benefici per la salute pubblica come parte di una più ampia strategia inglese sull’obesità, insieme ad altre politiche per ridurre le disuguaglianze sanitarie, come la tassa sui soft drink. Lo studio ha esaminato solo i tassi di obesità e le morti per malattie cardiovascolari, e – precisano gli autori – sono necessarie ulteriori ricerche sul rapporto costo-efficacia e sugli effetti negativi non intenzionali dell’etichettatura delle calorie, come l’impatto sui disturbi alimentari, per informare le future decisioni politiche.  

L’etichettatura obbligatoria delle calorie nelle attività di ristorazione extra domestica con 250 o più dipendenti è stata varata nell’aprile del 2022 in Inghilterra. Una legislazione simile è allo studio in Galles e Scozia ed è stata introdotta in altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti nel 2019 e alcune parti dell’Australia. Precedenti studi condotti in Paesi tra cui Uk, Usa e Canada suggerivano che indicare le calorie nei menu porta le persone a ordinare pasti con circa 47 kcal in meno e le aziende a ridurre il contenuto calorico medio dei loro pasti di 15 kcal. Questo studio è il primo a calcolare l’impatto di questa attività di etichettatura sull’obesità e sulle morti per malattie cardiovascolari in Inghilterra. 

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