(Adnkronos) – Attrezzare le spiagge con dispenser di crema solare gratuita, regalare braccioli ai bambini e rispettare l’obbligo di defibrillatori salvavita per la rianimazione cardiopolmonare. E’ l’appello lanciato agli stabilimenti balneari e ai Comuni delle località di mare dai medici che nei giorni scorsi a Fasano, in provincia di Brindisi, hanno partecipato al 7° International Workshop of Green Flags – 10° Congresso nazionale delle Bandiere verdi, l’evento ufficiale per la consegna delle Bandiere verdi 2024 alle spiagge a misura di bimbo, scelte dai pediatri. A illustrare le nuove proposte all’Adnkronos Salute è Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta e ‘papà’ delle Green Flags, che in occasione del doppio appuntamento aveva già suggerito due iniziative: mezze porzioni nel menù e punti allattamento aperti a tutti in bar, ristoranti, hotel e stabilimenti.
Seguire l’esempio dei Paesi che all’estero offrono protezioni solari in dispenser, spiega il medico, è “una richiesta avanzata da Francesca Farnetani, professore associato di dermatologia all’università di Modena e Reggio Emilia. L’obiettivo è la prevenzione del melanoma cutaneo”, il più temuto tumore della pelle, che tra i fattori di rischio ha “le scottature e gli eritemi solari sperimentati nel corso della vita, specie durante l’infanzia e l’adolescenza. Per prevenirlo è fondamentale usare con diligenza le creme protettive, non solo applicandole ogni 3 ore, ma ripetendo l’operazione anche dopo un bagno in mare o una sudata abbondante. Perché anche le creme definite ‘waterproof’, seppur più lentamente, vengono eliminate dall’acqua. Da qui la proposta di collocare negli stabilimenti balneari dispenser gratuiti di creme solari”. Un rifornimento disponibile sempre e pronto all’uso.
Un’altra ‘idea regalo’ viene dallo stesso Farnetani: “Ho consigliato agli esercenti degli stabilimenti balneari, ma anche ai sindaci – precisa – di fornire gratuitamente braccioli gonfiabili a tutti i bambini under 4 anni e in generale a tutti quelli che non sanno nuotare. Ricordo infatti che nel decalogo elaborato dai pediatri delle Bandiere verdi si raccomanda, fra le altre cose, di far indossare sempre i braccioli ai bimbi che vanno in acqua”. Un dono potenzialmente salvifico “specialmente alla luce del notevole afflusso sulle spiagge italiane di turisti stranieri, spesso da Paesi con una minore consuetudine all’acqua e al contesto marino. Nazioni dove sono frequenti anche fototipi di pelle più sensibili al sole, per i quali sarebbe ancora più cruciale la disponibilità di creme protettive gratis”.
Infine i Dae, i defibrillatori semiautomatici esterni, obbligatori in ogni stabilimento. “Ne ha rilanciato l’importanza – riporta Farnetani – Goffredo Vaccaro, anestesista e rianimatore. Usare il defibrillatore decuplica le chance di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. L’obbligo prevede anche la formazione di personale addestrato all’impiego del Dae, e può essere prezioso l’aiuto telefonico fornito a distanza dalle centrali operative dell’emergenza urgenza. Per un defibrillatore il costo può essere contenuto, anche 750 euro, ha evidenziato Vaccaro”. In cambio, un risultato senza prezzo: tante vite salvate.