(Adnkronos) – La salute della donna come “miglior indicatore e soprattutto miglior fattore protettivo e predittivo per la salute del pianeta è il tema che abbiamo fortemente voluto, con gli altri presidenti, per il congresso Sigo”. Lo ha detto Irene Cetin, presidente del 98.esimo Congresso della Società italiana di ostetricia e ginecologia, in corso a Milano che raccoglie, attraverso le proprie federate, i ginecologi ospedalieri (Agoi), universitari (Agui) e territoriali (Agite). “La donna – continua Cetin – ha un ruolo importante nella nostra società, in generale, ma anche proprio come modello di stili di vita, perché è mamma, e quindi può indicare una strada alle future generazioni. Ma anche, in termini molto più scientifici, perché tutto quanto avviene durante il periodo riproduttivo della donna – fase preconcezionale, il concepimento, la gravidanza e poi le fasi dopo il parto – rappresenta una finestra di opportunità” perché entrano in gioco “i geni, il nostro patrimonio genetico, che si esprime nel corso della vita accendendosi e spegnendosi con dei processi biochimici”.
Sostanzialmente “il più forte fattore è quello nutrizionale – spiega la presidente del congresso – C’è poi chiaramente tutto quello che è negativo: inquinamento e lo stress causato da situazione faticose in termini psichici, ma anche fisici. Tutto questo si può estrinsecare nel causare patologie della gravidanza – come il parto prematuro, la preeclampsia, il diabete gestazionale – ma anche malformazioni, eventuali effetti sul feto più nel lungo termine – come diabete, ipertensione, insufficienza reale – ma anche disturbi comportamentali che, si è visto, si associano molto frequentemente con delle alterazioni nutrizionali durante la gravidanza”.
Ampio spazio è stato dedicato anche “al ruolo delle patologie riproduttive – illustra Cetin – come l’endometriosi, i fibromi e tutto quello che coinvolge l’apparato genitale, che possono influire negativamente sulla vita della donna, prima di tutto perché sono patologie croniche che possono causare dolori anche importanti, ma anche perché possono, a loro volta, essere causa di infertilità e problemi in gravidanza”. Infertilità è “una parola chiave – sottolinea la ginecologa – In un periodo storico in cui abbiamo una grande riduzione della natalità, dobbiamo promuovere la fertilità riducendo quindi l’impatto delle patologie che possono comprometterla dando, ovviamente, dei messaggi sullo stile di vita, ma anche sul fatto che riprodursi in età troppo avanzata aumenta ulteriormente tutti questi rischi, oltre a ridurre la possibilità di riprodursi perché la donna non ha più dei cicli fertili”.
Nelle giornate milanesi sono stati affrontati anche i temi della menopausa e le problematiche della terza età, “perché questa fase della vita della donna adesso è chiaramente molto più lunga – ricorda Cetin – e la qualità di vita durante questa fase è improntate. Abbiamo parlato molto anche di quello che è la sostenibilità di un sistema dove dobbiamo curare tutti questi aspetti della salute femminile, di una sostenibilità che passa attraverso il selezionare bene le cure, essere preventivi il più possibile, riconoscere le cure importanti e non farle inutilmente e salvaguardare anche la salute del pianeta”.
In chiusura, Valeria Dubini, presidente Agite, osserva che “in questo momento” i ginecologi territoriali hanno “un ruolo e una responsabilità molto importante perché il Pnrr ha valorizzato il territorio, lo vuole valorizzare. La pandemia ci ha insegnato che un territorio forte può rendere sostenibile il sistema sanitario nell’insieme e anche in questo congresso abbiamo potuto portare la nostra voce perché il territorio può sicuramente svolgere alcune attività con minore impatto sull’inquinamento ambientale e questo è un investimento sulla salute delle nostre assistite, ma anche sulla salute del pianeta in generale”.