(Adnkronos) – “Noi chirurghi di otorinolaringoiatria ci occupiamo di interventi che vanno dalla base del cranio alla base del collo. Non solo tumori, ma anche patologie che interessano cavo orale, ghiandole salivari, tiroide, orecchio medio e interno, naso e seni paranasali con tecniche endoscopiche e robotiche all’avanguardia che ci consentono di operare distretti che sono di difficile accesso. Quella su adenoidi e tonsille è solo una parte marginale della nostra attività chirurgica”. Così Domenico Cuda, past president SioeChfg, il cui 108° Congresso nazionale si è da poco tenuto a Roma. “In questi anni abbiamo fatto molto per valorizzare e far conoscere la nostra specialità ancora percepita male dalla pubblica opinione – sottolinea Cuda – abbiamo collaborato in modo sinergico con 23 associazioni di pazienti con difetto uditivo, dialogato con le istituzioni per “dire ci siamo anche noi”. Durante la pandemia “abbiamo sviluppato molte esperienze di telemedicina, valorizzato i giovani e scoperto il mondo delle scuole, incontrando gli studenti delle scuole medie e superiori. La nostra specialità ha una fortissima vocazione sanitaria verso la prevenzione” conclude.
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