(Adnkronos) – “Vedere il malato nella sua globalità è il centro della nostra società della medicina di famiglia”, dice Alfredo Cuffari presidente Snamid, Società nazionale medica interdisciplinare cure primarie. “Abbiamo sempre cercato la condivisione di percorsi e di progetti formativi con le società della medicina specialistica – continua -. Vediamo tante cose, pazienti con molteplici problemi clinici: risolviamo quello che è alla nostra portata ma dobbiamo approfondire le conoscenze” specialistiche “per dare una risposta migliore ai pazienti”. Il medico di famiglia, “è il medico della persona calata nella sua realtà familiare, professionale e lavorativa – aggiunge Cuffari -. Molti disturbi non hanno un’origine strettamente organica, ma nascono da dinamiche lavorative o problematiche familiari che possono essere percepite dal medico di famiglia, ma non dal dottor Google” che, dati dei sintomi, “fornisce decine di articoli che, senza una conoscenza medica di base creano solo confusione”. In tema di tecnologia, Telemedicina e teleconsulto sono, per il presidente Snamid, “un’opportunità, ma è importante definire lo spazio da dare” a queste realtà.
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