(Adnkronos) – Apre le porte del proprio campus a Roma l’Università Niccolò Cusano per lanciare, il 29 settembre in occasione della Giornata mondiale del cuore, il progetto nato dalla collaborazione con la Fondazione Giovanni Lorenzini (Milano-New York) di sviluppare UniCusano Salus Lab, un percorso formativo innovativo, extra-curriculare, di integrazione ai corsi di studio offerti dall’ateneo. Tale percorso educativo è finalizzato a consentire l’acquisizione e il consolidamento di conoscenze in materia di salute, scienze della vita e benessere. Il progetto si colloca, a pieno titolo, nell’ambito delle attività di ‘terza missione’ dell’ateneo, per la quale l’università Cusano è arrivata seconda nei risultati Vqr 2015-19 dell’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca. Lo comunica, in una nota, l’ateneo romano.
“Unicusano Salus Lab nasce dalla convinzione che l’università deve consentire agli studenti, indipendentemente dal percorso formativo prescelto, l’acquisizione di conoscenze e competenze trasversali”, dichiara il professor Fabio Fortuna, magnifico rettore Niccolò Cusano. “È auspicabile che un ateneo, in qualche modo, offra la possibilità di orientarsi in materia di salute, scienze della vita e benessere anche agli studenti di corsi di Laurea che non prevedono studi specifici relativi a tali aspetti. La collaborazione tra le due istituzioni – continua il rettore – ha origine proprio da questa considerazione e presenta connotati assolutamente innovativi e originali, non essendo presenti iniziative simili nel contesto universitario. Può contribuire in modo significativo a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori su quanto sia importante, a tutti i livelli d’istruzione, trattare temi di indiscussa valenza che vanno oltre le singole conoscenze e competenze disciplinari. Si inserisce a pieno titolo tra le attività di terza missione che sono fortemente richieste dalla regolamentazione che riguarda le Università”.
Il nuovo format – spiega la nota – è volto alla sensibilizzazione degli studenti sull’educazione alla salute. Focus del primo modulo è il connubio sport e salute, ma ci sono tanti temi in programma, scelti in base alle preferenze degli studenti. L’alto livello di competenze dei formatori si sposa con una piena disponibilità al dialogo, al confronto e al coinvolgimento per dar vita ad una iniziativa di alto valore culturale e sociale. Il progetto è ambizioso e di rilievo internazionale: si colloca tra le attività di public engagement nonché tra quelle correlate all’agenda Onu 2030 e agli obiettivi di sviluppo sostenibile.
“La salute è un bene primario – dichiara Giuseppe Novelli, ordinario di genetica Università Roma Tor Vergata e presidente della Fondazione Giovanni Lorenzini – la cui tutela richiede l’impegno di tutti perché l’informazione scientifica sia correttamente veicolata, la comunicazione sia realmente condivisa e tutelata grazie ad una formazione innovativa, aggiornata ed incisiva. L’Università Niccolò Cusano e la Fondazione Giovanni Lorenzini (Milano – New York) si sono unite per sviluppare un progetto educativo finalizzato a consentire l’acquisizione e il consolidamento di conoscenze in materia di salute, scienze della vita e benessere”.
“Tramite Unicusano Salus Lab – aggiunge Novelli – si intende proporre contenuti con un approccio metodologico basato su una moderna ed innovativa concezione di salute, ispirata ai principi cardine del potenziamento delle capacità delle persone di fare scelte responsabili per il proprio benessere, grazie anche al concetto di empowerment della popolazione. In questa visione, la prevenzione e la promozione della Salute abbracciano tutte le fasi della vita, considerandola non più responsabilità del solo servizio sanitario nazionale ma anche delle Istituzioni, delle Aziende nonché scelte personali del singolo individuo. D’altronde – conclude – dalla salute della popolazione dipende l’economia e il benessere di una Nazione, ciò che gli anglosassoni chiamano Health and Wealth of a Nation”.
“Penso sia fondamentale far comprendere ai giovani, grazie a percorsi formativi complementari ai propri corsi di studio, il concetto di responsabilità nei confronti della salute fisica e mentale non solo del singolo, ma anche della comunità e quanto dallo stato di salute della popolazione dipenda il suo benessere globale – osserva il professor Sergio Pecorelli, rettore emerito dell’Università di Brescia e presidente della Giovanni Lorenzini Medical Foundation (New York, USA) – Bastano anche piccole attenzioni al nostro stile di vita quotidiano per fare la differenza per noi e per gli altri”.
“Per esempio – continua Pecorelli – al recente congresso della Società europea di cardiologia è stato presentato uno studio coreano che suggerisce come 10 minuti al giorno di camminata, ovvero circa un’ora a settimana, sia il tempo minimo che gli over 85 dovrebbero dedicare all’esercizio fisico per vivere meglio e più a lungo”.
“La conoscenza è fondamentale per una migliore comprensione dei temi complessi della società in cui viviamo – sottolinea Pecorelli – la collaborazione tra UniCusano e Fondazione Lorenzini rappresenta una straordinaria opportunità di colmare un gap educativo necessario nella preparazione dei nostri giovani che si accingono a entrare nel mondo del lavoro”.
Alla conferenza stampa del 29 settembre alle ore 11, introducono i lavori Fabio Fortuna, magnifico rettore Unicusano, e Sergio Pecorelli, vicepresidente Fondazione Giovanni Lorenzini. Tra i relatori: Maurizio Casasco, presidente Fmsi e Efsma; Viviana Maestrini, Sapienza Università di Roma; Luigi Fontana, Università di Sydney, Giuseppe Novelli, Università Roma Tor Vergata e presidente Fondazione Giovanni Lorenzini. A moderare l’incontro, il professor Pierluigi Spada, policlinico Gemelli Roma e divulgatore scientifico.