Psicologo tra le cure primarie, sì dalla Lombardia. Bulbarelli (Fdi): “Risposta concreta a bisogni in crescita”

E’ legge l’istituzione del servizio di psicologia tra le cure primarie. La cura della mente, viene quindi messa al pari delle altre cure: soddisfatto il consigliere regionale di Fdi Paola Bulbarelli, che si è battuta negli ultimi tempi per questo progetto.  “Con soddisfazione oggi approviamo un progetto di legge trasversale con il quale si intende dare una risposta significativa ed integrata al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato soprattutto nel periodo pandemico e post pandemico, bisogni troppo spesso sottovalutati o affrontati tardivamente – ha detto il consigliere mantovano di Fdi in occasione dell’esame e della discussione del progetto di legge di iniziativa consiliare -. Una risposta per una presa in carico precoce di fronte ad una crescita esponenziale del disagio emotivo che riguarda in particolare, come sottolineato più volte, la popolazione più giovane”.
“L’obiettivo della legge, in una prospettiva stabile e di lungo periodo, è di strutturare un’offerta del Sistema Sanitario Regionale che possa essere tempestiva, appropriata e sempre più vicina ai cittadini e al territorio, anche nella Case di Comunità, grazie ad una collaborazione diretta con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta. Un progetto di legge per il quale è prevista una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro per ogni anno del triennio 2024-2026 – prosegue Bulbarelli – Ringrazio, in particolare, il presidente della III Commissione Sanità Patrizia Baffi prima firmataria e relatrice del progetto che ha saputo coordinare con grande sensibilità i lavori con l’audizione di tanti soggetti e portatori di interessi del territorio, raccogliendo le istanze dalle Comunità locali ed operatori del settore, per addivenire ad una sintesi in grado di intercettare e rispondere così al malessere psicologico dilagante”.
“Adesso che il progetto diventa legge, sarà mia cura confrontarmi immediatamente con il direttore di ATS Ida Ramponi e il direttore di ASST Mantova Anna Gerola, per capire innanzi tutto la situazione sul nostro territorio e individuare come affrontare il tema il più velocemente possibile per dare risposte tempestive a tutte quelle persone e ai tanti giovani che hanno bisogno di una mano”.

(Adnkronos)

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