(Adnkronos) – Con l’obiettivo di ribadire l’importanza della promozione di un modello di sviluppo sostenibile, incentrato sulla salute e basato su un approccio integrato per la creazione di valore sociale, ambientale ed economico, si è svolta ieri al Senato una conferenza stampa promossa dal senatore Guido Liris insieme al sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, alla presenza, fra gli altri, di Pierre-Emmanuel De Bauw, ambasciatore del Belgio in Italia. Secondo questo approccio – ricorda una nota – l’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Salute e benessere per tutti), prevedendo un’offerta di servizi sanitari efficienti per la prevenzione e la cura delle malattie, gioca un ruolo centrale nello sviluppo sostenibile del contesto economico, sociale e politico del Sistema Paese di riferimento.
All’iniziativa – realizzata con il sostegno di Ucb Pharma – hanno comunicato il loro sostegno anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. “Oggi – afferma Urso – ponete l’attenzione sul ruolo cruciale che il settore farmaceutico riveste non solo per la nostra economia, ma soprattutto per il benessere collettivo e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Occorre accelerare i tempi complessivi di accesso all’innovazione, definire le agevolazioni e intervenire su alcuni aspetti regolatori che sottraggono efficienza al sistema italiano”. L’aver posto “il binomio salute e sostenibilità al centro della ricerca” presentata “indica – aggiunge Pichetto Fratin – l’attenzione dedicata al legame profondo e alle interconnessioni che esistono tra la nuova sfida dello sviluppo, i cambiamenti climatici e la salute umana”.
Oltre al direttore generale della programmazione del ministero della Salute, Americo Cicchetti, sono intervenuti la responsabile dell’area Healthcare di The European House Ambrosetti, Daniela Bianco, e l’amministratore delegato di Ucb Pharma, Federico Chinni, per presentare un Position paper dedicato al binomio salute e sostenibilità, elaborato da The European House Ambrosetti e la farmaceutica, con il supporto di un panel di esperti. “Prevenzione, territorio, prossimità. Sono queste – osserva Liris – le parole chiave per costruire una nuova sanità, più vicina ai bisogni della popolazione. Il nuovo paradigma della sanità che stiamo disegnando mira ad aumentare la qualità di vita del paziente, con un’attenzione attiva nei confronti del contenimento dei costi. La sanità sostenibile è l’obiettivo più prezioso da perseguire nel corso del mandato di governo. La necessità è quella di accogliere una visione ampia e integrata di sostenibilità nelle sue diverse declinazioni. Non solo economica e finanziaria, o strettamente ambientale, ma anche sociale e di innovazione. Questo impegno deve riguardare tutti gli attori del sistema sanitario, compresa l’industria, caratterizzata da alti livelli di ricerca e sviluppo, produttività e occupazione”.
“E’ necessario – sottolinea Gemmato – invertire l’attuale tendenza che vede ancora oggi utilizzare ben il 95% del Fondo sanitario nazionale per la cura e soltanto il 5% per la prevenzione dei cittadini italiani, in un contesto in cui la popolazione invecchia sempre di più, facendoci posizionare come secondo Paese più longevo al mondo. Ed è per questo che diventa imprescindibile rendere sostenibile il sistema sanitario italiano pubblico attraverso non solo più risorse in sanità, ma anche tramite nuovi modelli organizzativi. Ben vengano quindi iniziative come quella che abbiamo discusso oggi che partono da esperienze pratiche di realtà virtuose e cercano di portare a fattor comune principi e modelli da applicare nella sanità pubblica e nell’assistenza in generale”.
Per ricostruire i concetti alla base del binomio salute-sostenibilità, nel corso dell’incontro si sono volute sintetizzare le principali leve di creazione di valore, così come sono state riassunte nel Position paper Ucb-Ambrosetti dedicato alla tematica. “Per vincere questa sfida di sistema – chiarisce Bianco – la ricerca e l’innovazione assumono un ruolo cruciale. Per avere un accesso equo e sostenibile alle terapie innovative sono necessari non solo un’azione congiunta e coordinata di tutti gli attori del sistema sanitario, ma anche un contesto culturale e normativo favorevole alla ricerca e all’innovazione, oltre che un’analisi critica dell’evoluzione del contesto sociale ed economico di riferimento”.
“Nell’era post-Covid – rimarca Chinni – è ormai condivisa la necessità di elaborare strategie relative al perseguimento degli obiettivi di salute e benessere secondo un nuovo modello di sostenibilità, che tenga conto di tutti i determinanti della salute. In Ucb – conclude l’Ad – stiamo lavorando ormai da anni al nostro modello di sviluppo sostenibile che prevede la necessità di generare valore non solo per le persone affette da patologie croniche e per gli attori del sistema salute, ma anche per la società, l’economia, tutte le persone che lavorano con noi e leambiente. In questo modo desideriamo proporci come un partner strategico di sviluppo sostenibile del Sistema Paese”.