(Adnkronos) – “La sanità del terzo millennio è più equa su tutto il territorio e non solo al Nord o nelle grandi città. Abbiamo a cuore da una parte i cittadini, per i quali puntiamo ad un Ssn migliore e puntiamo su medicina territoriale, Pnrr, e dall’altra gli operatori sanitari che è giusto che abbiano un aumento dello stipendio e condizioni migliori di lavoro. In questa sfida del futuro non possiamo non dimenticare una visione ‘One Health’ che mette insieme la salute dell’uomo, con quella degli animali e dell’ambiente. E non può prescindere in un paese longevo come il nostro dalla prevenzione, investire in questo campo è la scelta migliore che un paese possa fare”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, oggi a Roma, a margine dell’evento al ministero della Salute ‘La sanità del futuro – un bene indivisibile da Nord a Sud’ promosso al ministero della Salute da ‘InRete’, parlando della sfide future del Ssn.
Il male maggiore da eliminare nella sanità del futuro, ha aggiunto il ministro rispondendo alle domande dei giornalisti sulle maggiori difficoltà che vive e dovrà affrontare la sanità italiana “sono le disuguaglianze che ci sono nell’offerta all’interno della nostra Nazione e poi le liste d’attesa che si aggrediscono non solo con più fondi, che abbiamo cercato di mettere in questa Manovra, ma portando avanti il concetto di appropriatezza, ovvero che gli esami vanno fatti a chi ne ha veramente bisogno e anche dando maggiore certezza ai medici che sono spaventati per le tante cause che subiscono, e che porta alla medicina difensiva che pesa tanto sul Ssn”.
“Sono stato il primo ad aprile scorso a dire che c’erano quasi 11 miliardi di euro a disposizione non spesi dal 1988. Noi siamo a disposizione delle Regioni che vogliono presentare dei piani per avere la possibilità di usufruire di questi fondi e stiamo cercando di rendere la parte burocratica più snella. Questo passa per un accordo con le Regioni, in modo tale che i fondi possano essere messi a disposizione dei territori, per avere ospedali più moderni e più sicuri per i cittadini. Però è chiaro che i fondi che sono lì dal 1988, vanno richiesti e noi li erogheremo nei tempi più rapidi possibili” ha proseguito Schillaci rispondendo alle domande dei giornalisti sull’incendio all’ospedale di Tivoli e sui fondi non usati dalle Regioni per ristrutturare i nosocomi. “Credo che sia assurdo che nei luoghi dove i cittadini devono essere curati poi succedano disgrazie come quelle che abbiamo visto di recente” all’ospedale di Tivoli. “Una sanità moderna non può prescindere da ciò che è basilare, ossia la sicurezza dei luoghi dove si prestano cure e si prendono in cura i pazienti. Noi su questo siamo pronti a fare la nostra parte e a mettere a disposizione la competenze della nostre varie direzioni generali”.