Sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri oggi, martedì 5 dicembre, contro la Manovra 2024 e in particolare il taglio delle pensioni. A rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici, le visite specialistiche, gli esami radiografici. Garantite, invece, le prestazioni d’urgenza, evidenziano i sindacati che hanno proclamato lo sciopero, Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, e per il comparto il sindacato Nursing Up. L’astensione dal lavoro coinvolgerà circa la metà dei sindacalizzati. 1,5 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare.
Sono almeno 5 le ragioni della protesta di infermieri, ostetriche e professioni sanitarie ex legge n 43/2006: assunzioni di personale; detassazione di una parte della retribuzione; risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro; depenalizzazione dell’atto medico; cancellazione dei tagli alle pensioni.
Durante lo sciopero si svolgeranno manifestazioni in tutta Italia. I leader sindacali parteciperanno al Sit-in previsto a Roma in Piazza SS Apostoli alle ore 11.30. Ecco la mappa nel resto d’Italia. A Torino alle 11 manifestazione davanti alla Regione Piemonte; a Genova alle 11.00 sit-in all’Ospedale Villa Scassi (davanti al pronto soccorso); a Bologna alle 10.00 assemblea in Aula 1 e 2 piano terra del padiglione 3, ospedale Sant’Orsola, e alle 11.00 Sit-in con punto stampa Via Albertoni (angolo via Primodì); a Napoli alle 11.00 Assemblea all’Holiday Inn Naples Centro Direzionale; a Palermo alle 11.00 assemblea all’Ordine dei medici (via Rosario da Partanna, 22); a Bolzano alle 14.30 Sit-in a piazza Magnago; a Cagliari alle 10.30 Sit-in Piazza del Carmine; a Trieste alle 8.00 assemblea Asugi; a Udine alle 8.00 assemblea Asufc.
Allo sciopero possono aderire tutti i medici, dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi in servizio con rapporto a tempo determinato o indeterminato nelle aziende ed enti del Ssn, compresi gli Irccs, Izs, Arpa, oppure dipendenti delle strutture di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il Ssn. Possono aderire anche i medici specializzandi assunti con il cosiddetto Decreto Calabria. Può scioperare anche il personale medico universitario che svolge attività assistenziale in una azienda ospedaliera universitaria.
Per il comparto, può aderire tutto il personale sanitario non medico, afferente alle qualifiche contrattuali del comparto della sanità, operanti nelle Asl, nelle aziende ospedaliere e negli enti della sanità pubblica italiana.