(Adnkronos) – Dallo ‘smart hospital’ all’ambulanza intelligente, passando per le soluzioni di Intelligenza artificiale e una migliore ed efficace partnership pubblico-privato in ambito sanitario. Sono questi alcuni progetti per un Servizio sanitario nazionale più hi-tech presentati in occasione della seconda edizione dell’Healthcare Innovation Forum, evento organizzato da Core oggi a Roma (Palazzo Ripetta). Tutte proposte messe sul piatto da aziende in prima linea nell’innovazione tecnologica a sostegno dei settori Healthcare e Health Medical.
“Tra i progetti a cui stiamo lavorando – spiega all’Adnkronos Salute Dario Guido, responsabile della divisione medicale di Samsung Electronics Italia – e che passano attraverso l’intelligenza artificiale, c’è sicuramente lo ‘smart hospital’, concetto estremamente innovativo che consiste nel digitalizzare un intero ospedale. Una grande novità che sicuramente dà un grosso contributo alla gestione dei pazienti e di tutte le attività all’interno dell’ospedale. Purtroppo, in Italia troviamo grandi difficoltà e criticità non tanto come soluzioni innovative ma nel mettere a terra questi progetti. Sicuramente per i prossimi anni questa sarà la sfida che dovranno affrontare gli addetti ai lavori ma indubbiamente l’Italia rispetto ad altri Paesi è un passo indietro. Tuttavia, confido che questo gap verrà colmato nel più breve tempo possibile”. Al progetto di ‘smart hospital’ tanti operatori stanno già lavorando da tempo, “ma il grande vantaggio di un’azienda come Samsung – aggiunge Guido – è quella di avere un ecosistema prodotto in casa, mentre diverse altre aziende hanno bisogno di integrare sistemi e soluzioni e quindi questo indubbiamente complica di più la realizzazione dei progetti”.
La visione della medicina del futuro “per la nostra azienda – sottolinea Raffaele Sisto, Sales leader direzione commerciale Reti Mobili Sielte – è quella che plasma la tecnologia intorno al paziente e al benessere del singolo cittadino. In questo percorso di cambiamento della sanità stiamo sviluppando delle piattaforme di telemedicina a distanza e un progetto di ‘ambulanza intelligente’ che monitora i parametri vitali del paziente. L’obiettivo è indirizzare il percorso dell’ambulanza verso la struttura più idonea ad accogliere il paziente in funzione della tipologia di trauma ma anche della disponibilità dei posti letto. Tutto questo, però, è possibile solo con un’infrastruttura di rete di eccellenza, che vuol dire sinonimo di capacità di rete capillare a banda ultra-larga e avanzata che ci consente di essere connessi in qualsiasi momento e di accedere alle tecnologie smart. Senza un’infrastruttura di rete tutte queste tecnologie innovative non possono esistere”.
C’è poi chi punta sull’Ia. “Abbiamo notato nell’ultimo periodo – ricorda Marco Arcelloni, Strategic Account Manager di Agfa – un crescente interesse verso le soluzioni di intelligenza artificiale applicate all’ambito dell’image analytics, cioè dell’analisi e dell’interpretazione delle immagini diagnostiche. Siamo profondamente convinti che queste soluzioni possano avere un potenziale altissimo con una ricaduta positiva in quella che è la precisione e la tempestività diagnostica”.
Algoritmi e Ia a parte, per Patrizia Palazzi, Strategic Sales Consultant di Siemens Healthineers, è invece fondamentale realizzare una efficace partnership pubblico-privato in ambito sanitario. “Il ruolo di Siemens – rimarca – si colloca in questo contesto come un partner per lo sviluppo di collaborazioni a lungo termine. Crediamo fortemente nella partnership pubblico-privato come la realizzazione di un nuovo paradigma in cui sostanzialmente il pubblico ed il privato escono dalla tradizionale collaborazione tra acquirente e fornitore per realizzare una collaborazione basata sulla fiducia, su una comunanza di obiettivi e di vantaggi reciproci”. All’interno di questa collaborazione “possiamo portare soluzioni personalizzate e modulari – aggiunge – che riguardano un po’ tutte le fasi dei progetti in sanità e quindi, ad esempio, il technology management, tutta la parte di design planning con anche la progettazione di nuove strutture, nuove aree, ad esempio, con simulatori virtuali di sistemi diagnostici come il Digital Twin”.
Infine, Stefano Ventavoli, Regional Head of Commercial Development di Olympus Italia: “Come Olympus Italia ci sentiamo parte di un percorso che ha anche una responsabilità sociale all’interno del Ssn. Negli ultimi anni stiamo cercando di approcciare sempre più le tematiche di nostra rilevanza – come quelle relative al tumore del colon-retto e del polmone – con una visione di insieme del percorso terapeutico del paziente. Stiamo sviluppando dei sistemi che possano essere di ausilio per la popolazione per capire quanto sia importante aderire ai percorsi di screening, e sistemi che possano aiutare i pazienti a prepararsi agli interventi di colonscopia, dove noi siamo molto presenti con le nostre tecnologie, per poter essere poi trattati al meglio durante l’intervento chirurgico. Stiamo poi sviluppando sistemi che possano integrare con l’intelligenza artificiale la possibilità di riconoscere quanto più possibile la presenza di piccole lesioni tumorali in forma precoce in modo da rendere il trattamento terapeutico quanto più efficace e meno invasivo possibile per i pazienti”.